Forza Nuova Varese

Inoltre il mercoledì sera si terranno i corsi di formazione forzanovista.


Più buia la notte più Luminosi i fuochi


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domenica 27 novembre 2011

Massa, 25/11/2011: Fiaccolata di Forza Nuova

mercoledì 23 novembre 2011

Violenze contro chi combatte la massoneria, Fiore: totale solidarietà

La scorsa notte un magistrato e un comandante dei ROS di Teramo, dopo aver recepito la testimonianza del magistrato dott. Paolo Ferraro in merito alla connessione fra massoneria e satanismo con l’ omicidio di Melania Rea, sono stati entrambi vittime di due attentati incendiari ai danni delle loro vetture. “L’ attacco contro chiunque cerchi di denunciare la corruzione e i gravi episodi di criminalità che si verificano negli entourage militari” commenta il magistrato Paolo Ferraro ”potrebbe inquadrarsi in una strategia politica volta a portare a compimento un silenzioso golpe militare con la partecipazione di gruppi massonici abbondantemente influenti in quest’ ambito”. L’ On. Roberto Fiore, Segretario Nazionale di Forza Nuova esprime in una nota "massima solidarietà e sostegno a chi ricerca la verità sugli oscuri crimini “neopidduisti” che costellano la vita pubblica italiana". “E’ un dovere di tutte le forze politiche e delle libere associazioni di cittadini, far sentire presto e forte la propria voce a Teramo per proteggere tutti coloro che si battono in difesa della Giustizia e delle nostre libertà.”

La Segreteria Nazionale.

mercoledì 16 novembre 2011

Ciampi e la speculazione di Soros,Amato e le privatizzazioni

dal sito nazionale:

Nel 1992 Ciampi, allora governatore di Bankitalia, dilapidò 48 miliardi di dollari in una assurda difesa della lira, che era sotto attacco da parte di Soros. Difesa che fin dall’inizio era da abbandonare, dato che la Banca Centrale tedesca aveva chiarito che non avrebbe appoggiato l’Italia (doveva già proteggere la Francia).Soros aveva più mezzi: grazie all’effetto-leva e alla speculazione coi derivati, agiva come avesse 100 dollari per ogni 5 realmente impiegati. In pratica, con questa leva, Soros vendeva lire che non possedeva, contando poi di ricomprarle a svalutazione avvenuta. Inoltre, Soros aveva alle spalle i Rothschild, che dal 1989 avevano aperto a Milano la Rothschild Italia SpA, il cui direttore, Robert Katz (J), era diventato direttore del Quantum Fund di Soros proprio alla vigilia dell’attacco.Il venerato maestro Ciampi, che sapeva come stavano le cose, avrebbe dovuto rinunciare fin dall’inizio alla sua difesa, salvando i 48 miliardi di dollari. Invece la fece ad oltranza: cosa che costò ai contribuenti italiani 60 mila miliardi di lire (due o tre stangate alla Prodi) che in parte (almeno 15 mila miliardi di lire) finirono nelle tasche di Soros. E cosa ancora più grave, Ciampi prosciugò quasi totalmente le riserve in valuta di Bankitalia.Così, quando alla fine la lira fu svalutata del 30% – come i Rothschild e le banche d’affari USA volevano, per poter comprare a prezzi stracciati le imprese dell’IRI – non c’erano più soldi per la difesa della italianità di quelle imprese. La svendita era stata accuratamente preparata da Giuliano Amato che, appena diventato capo del governo, aveva trasformato gli enti statali in società per azioni, in vista delle privatizzazioni, in modo che le oligarchie finanziarie estere potessero controllarle diventandone azioniste, e poi rilevarle per il classico boccone di pane.Il piano era stato probabilmente elaborato nella famosa riunione sul Britannia del giugno ‘92, panfilo della regina d’Inghilterra, su cui era salito Mario Draghi, allora funzionario del Tesoro. I magistrati di Mani Pulite diedero una mano, creando il clima di linciaggio contro Craxi (che si opponeva fieramente alle intrusioni straniere) ed arrestando preventivamente una folla di grand commis di Stato, poi risultati del tutto innocenti, in modo da sguarnire il fronte che si opponeva alle svendite. Così il saccheggio avvenne tra gli applausi degli italiani, ben contenti di vedere Craxi in fuga e la vecchia DC smantellata da Di Pietro.La cosa fu così sporca che Ciampi (come minimo, se non da complice, si comportò da incompetente) una volta prosciugate le riserve, offrì le sue dimissioni. Gli fu detto di star tranquillo; sarebbe stato premiato con la presidenza della repubblica e santificato per sempre dall’aureola di Venerato Maestro, conferitagli dai grandi giornali, Corriere e soprattutto Repubblica. C’è il sospetto infatti che anche De Benedetti avesse guadagnato dalla speculazione.
Ci fu anche un’inchiesta. Nel ‘96 la Guardia di Finanza indagò se «influenti italiani abbiano operato illegalmente dietro banche e speculatori», ricavando un guadagno accodandosi a Soros nella speculazione contro la lira. Secondo Il Mondo del dicembre ‘96, la «lobby a favore di Soros», secondo gli inquirenti, comprendeva Prodi, Enrico Cuccia (capo di Mediobanca per la Lazard) Guido Rossi, Isidoro Albertini, Luciano Benetton, Carlo Caracciolo.
Naturalmente, le procure insabbiarono. Gli indagati erano tutti padri della patria, venerati maestri, riserve della repubblica.


Fonte:http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=67358:i-nemici-dellitalia&catid=13:politica-interna&Itemid=136

Altro che tagli ai politici Monti costa più del Cav: stipendi per 4,9 milioni

dal sito nazionale:

"Taglierò i costi e i privilegi della politica". Firmato: Mario Monti. La promessa dell presidente incaricato rischia di fare acqua da tutte le parti. Perché lo scherzetto del governo tecnico ci costerà salato. Il presidente incaricato Mario MontiIngrandisci immaginePiù salato che gli italiani fossero stati chiamati al voto anticipati. Il tutto grazie a una legge fatta dall'ex premier Romano Prodi. "Il governo tecnico snello costerà 4,8 milioni di stipendi - scrive il vicedirettore di Libero, Franco Bechis, su Twitter - il governo uscente costava 2,9 milioni". Mica bruscolini. Quasi il doppio. Che in tempi di crisi, non è certo poco. Basta fare un giro sul sito della Ragioneria territoriale dello Stato per capire che Bechis fa sul serio. L'inghippo è semplice. Con le dimissioni di Silvio Berlusconi tornano a casa 23 ministri, tre viceministri e ben 38 sottosegretari. Numeri da capogiro, certo. Ma i loro stipendi costavano all'erario pubblico tra i 40 e i 50mila euro all'anno per un totale di 2,8 milioni di euro. Monti ha, invece, parlato di un esecutivo snello con solo tecnici (niente politici). Qui snello sta per magro e non per "a buon mercato". Guai a loro se per una volta si risparmia un nichelino. Macchè! Grazie a una legge del 1997 firmata dal Professor Prodi, i nuovi titolari dei dicasteri - in cambio della mancata indennità parlamentare - metteranno in saccoccia 132mila euro lordi annui. Insomma, come spiega lo stesso Bechis, "il governo tecnico snello costerà 4,8 milioni di stipendi", mentre "il governo uscente costava 2,9 milioni". Se questo è l'inizio non siamo certo messi male. A questo "spreco" va ad aggiungersi, come denunciato nei giorni scorsi dal Giornale, il lauto stipendio dello stesso SuperMario. Grazie alla scelta di Giorgio Napolitano di nominarlo senatore a vita, Monti "aggiunge 12.005,95 euro lordi di indennità, più 12.680 euro netti di rimborsi, al costo mensile dei senatori italiani. In un anno (12 mensilità) fanno 144mila euro lordi di stipendio, e 152mila di rimborsi: circa 300mila euro l’anno di costo per Monti senatore a vita". Alla faccia della crisi. Come se non bastasse l'ingresso in politica dell'economista della Bocconi garantirà a 350 parlamentari di prima nomina e ad altri 264 veterani un vitalizio mica da ridere. I primi raggiungeranno la cifra di 2.412 euro al mese al compimento del 65esimo anno di età con un costo aggiuntivo per le casse dello Stato di oltre 172 milioni di euro. Grazie a SuperMario i parlamentari eletti nel 2006 e rinominati due anni dopo, invece, andranno invece in pensione a 60 anni con 4.202 euro al mese. Una spesa di oltre 465 milioni di euro. Alla faccia dei tagli dei costi della politica, insomma. La dieta firmata da Mario Monti inizia con una grande abbuffata. A questa seguirà, con buona probabilità, una dieta ferrea. Ma quella dovranno farla i cittadini sui quali peseranno la reintroduzione dell'Ici e la patrimoniale.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/interni/altro_che_tagli_politicamonti_costa_piu_cavstipendi_49_milioni/governo_tecnico-indennita-mario_monti-sprechi_politica-costo-vitalizi/14-11-2011/articolo-id=556925-page=0-comments=1

giovedì 10 novembre 2011

Comunicato MNP riguardo Pisapia...

Giovedì 20 Ottobre 2011, il Sindaco di Milano di centrosinistra, Giuliano Pisapia, ha partecipato alla Commemorazione dei Piccoli Martiri di Gorla (Milano), dove ha tenuto un’orazione ufficiale incentrata sui soliti temi del pacifismo.
Nella giornata odierna, invece, Giuliano Pisapia ha partecipato alla tradizionale Commemorazione ufficiale dei Defunti al Cimitero Maggiore di Milano.
Contrariamente ai suoi predecessori di centrodestra, Pisapia, dopo aver reso omaggio al Campo dei Caduti della Guerra di Liberazione, ha ritenuto di non soffermarsi nel Campo dei Caduti della RSI, dichiarando che: “La pietà non può cancellare la Storia”.
Gli ha fatto eco il Presidente dell’Anpi di Milano che ha detto : “Gli odierni indignados sono i nuovi partigiani perché hanno gli stessi ideali di quelli di allora”.
Crediamo che questi comportamenti e dichiarazioni dimostrino contraddizione e confusione, oppure la solita faziosità.
Nessuno chiede loro di cancellare la Storia, ma di conoscerla e rispettarla sì.
I Piccoli Martiri di Gorla, 200 tra bambini e maestre, non furono uccisi da bombardieri italiani o tedeschi, ma da bombardieri Usa che, dopo aver fallito gli obiettivi loro assegnati, decisero di sganciare ugualmente il loro carico di morte sugli edifici civili e i partigiani onorati da Pisapia erano alleati di quegli americani.
L’aver poi evitato di soffermarsi al Campo dei Caduti della RSI non è stato certamente un rispetto della Storia ma, semplicemente, l’opportunismo politico di non scontentare la propria maggioranza.
Del resto, non è che “noi” abbiamo apprezzato i Sindaci di centrodestra che, prima di soffermarsi sul Campo dei Caduti della RSI, si sono tolti la fascia tricolore perché, quel togliere la fascia, è stato tutt’altro che un segno di rispetto, anzi.....
Quanto agli odierni “indignados” combattono (o credono di combattere) contro un mondo che è quello voluto e creato dai vincitori del Secondo conflitto mondiale, vincitori dei quali i partigiani di allora erano complici e alleati.
Quando si tira in ballo la Storia bisogna stare attenti a non barare!
Adriano Rebecchi
Ufficio Politico del MNP
Responsabile Provinciale di F.N.

Mario Monti Premier? MAI!

martedì 8 novembre 2011

lunedì 7 novembre 2011

domenica 6 novembre 2011

Cominicato FN Varese sul "caso Gentile"

da VareseNews:

Rammentando sia ai promotori che ai detrattori di lasciar perdere Persone e Personaggi che per nostra fortuna nulla hanno a che spartire sia con gli uni che con gli altri

Per la serie “Le pulci ed il Gigante”...

Secondo l’Enyclopaedia Britannica, Giovanni Gentile fu “the major figure in Italian idealist philosophy”. ( HYPERLINK "http://www.britannica.com/EBchecked/topic/229340/Giovanni-Gentile" http://www.britannica.com/EBchecked/topic/229340/Giovanni-Gentile).

Ma, oltre ad essere uno dei massimi filosofi italiani moderni, Gentile fu un vero rivoluzionario della cultura e l’architettura del suo sistema scolastico ed educativo, armonica, coordinata e meritocratica, fu per mezzo secolo la fucina di fior di professionisti, pensatori ed intellettuali.

Il veleno del pensiero marxista, che nel 1944 armò la mano vile e vigliacca dei killer comunisti che lo assassinarono, nel ’68 riuscì finalmente nell’intento di distruggere gran parte di quella sua opera.

I risultati li possiamo vedere oggi, con una scuola indicata da tutte le organizzazioni internazionali come scuola da quarto mondo, una scuola dove il livello medio d’ignoranza degli studenti è pari solo a quello degli insegnanti, una scuola diventata diplomificio, una scuola destinata sempre più a diventare il ghetto delle classi meno abbienti (i figli dei ricchi studiano nelle costose ed esclusive scuole private italiane ed estere, dove il metodo Gentile viene ancora seguito...).

I risultati li tocchiamo con mano, con gli epigoni di quegli “eroi” assassini che a distanza di quasi settant’anni hanno ancora paura delle idee e dell’ombra di quel grande studioso, filosofo e pedagogista italiano che fu Giovanni Gentile, tanto da doversi dimenticare, ora come allora, che l’assassinio fu deplorato dagli stessi componenti non comunisti del CLN, come il rappresentante del Partito d'Azione, Tristano Codignola, che prese duramente posizione contro l'omicidio del filosofo, il 30 aprile pubblicando sul giornale clandestino del partito, “La Libertà” « Deploriamo l'assassinio di Giovanni Gentile. La violenza, per quanto giustificata come reazione ad altrui violenza, ha un limite, oltre il quale si ritorce su se medesima: e la brutale eliminazione di Gentile ha creato nelle coscienze di noi tutti un disagio che dev'essere analizzato, senza settarismi e con spregiudicata serenità....La sua uccisione per mano di quattro irresponsabili ha generato una reazione negativa in vasti ambienti antifascisti... Ma neghiamo che all'eliminazione di Gentile possa aver avuto interesse uno qualsiasi dei movimenti antifascisti che dall'8 settembre lottano spalla a spalla contro la tirannia, non fosse altro per ragioni pratiche e di convenienza politica, poiché a nessuno sfugge l'odiosità di un simile attentato».

La condanna dell’attentato fu condivisa da molti tra i migliori e più autorevoli esponenti della Resistenza, da Enzo Enriquez Agnoletti, uno dei fondatori dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, a Carlo Ludovico Ragghianti, presidente del CLN toscano, mentre altri due esponenti del P.d’A., Enzo Enriques Agnoletti e Cesare Luporini il giorno dopo l’attentato andarono a casa di Gentile per esprimere il loro dolore e l’indignata condanna dell’accaduto

Anche Edoardo Fallaci (padre di Oriana), esponente di Giustizia e Libertà, ebbe modo di condannare l’omicidio: « Hanno ammazzato Gentile. Quegli imbecilli. Quegli irresponsabili. Quei cacasotto».

Molti antifascisti non comunisti espressero il loro sdegno, dal padre Agostino Gemelli, rettore dell'Università Cattolica, a Benedetto Croce, dal pittore Ottone Rosai a Giuseppe Prezzolini « E’ una morte che gli dà un'aureola. Ammiravo l'uomo, la mente, il carattere. Era molto simile al Farinata di Dante: amante della patria, buono con i suoi e cattivo con i nemici. Ha evitato, morendo per mano di sicari, le umiliazioni che non gli sarebbero mancate in caso di vittoria degli alleati e, magari, anche in caso di vittoria dei tedeschi» , a Indro Montanelli che, rievocando la morte di Gentile scrisse « Appresi quella notizia mentre mi trovavo prigioniero a Gallarate in uno scantinato della Gestapo. Mi ci trovavo da molti mesi, e sempre avevo creduto di trovarmici dalla parte giusta: quella dei resistenti. Per la prima volta dubitai di essere dalla parte sbagliata: quella dei sicari».

Ah, per aiutare questi personaggi a comprendere appieno il significato del titolo, ecco un aiutino: il “Gigante” è Giovanni Gentile...

...riuscite a capire chi sono le “pulci” o avete bisogno di un altro aiutino?...

Forza Nuova Varese

giovedì 3 novembre 2011

Da FascinAzione.info

Cogliamo l'occasione per ringraziare pubblicamente il Signor Andrea Bagaglio e il suo Movimento Sinistra e Libertà per la donazione fatta ai militanti varesini Forza Nuova . Non mancheremo di appoggiare il Signor Bagaglio quando le iniziative sono di questo tipo.

FN Varese ringrazia Sel per le bandiere tricolori



Forza Nuova Varese ed i suoi militanti ringraziano sentitamente Andrea Bagaglio ed il Circolo Mercallese di Sinistra e Libertà per la donazione delle bandiere Tricolori donate alla Popolazione dal Circolo Mercallese.
Appoggiano e lodano vivamente l'iniziativa del Signor Bagaglio comunicano inoltre allo stesso ed al suo Partito che le Bandiere da loro donate saranno presenti in ogni iniziativa che il nostro Movimento ,da sempre in prima linea nel difendere e salvaguardare Popolo e Identità Nazionale parteciperà ed organizzerà nei giorni a venire.
Unica nota stonata riguarda la zona di produzione della Bandiere,ovvero il made in China.
Ma siccome a cavallo donato non si guarda in bocca siamo disposti a chiudere un occhio.
Ringraziamo nuovamente Sinistra e Libertà con la speranza che ci possano tenere in nota quanto metteranno in cantiere iniziative simili.
Viva L'Italia

Forza Nuova Varese