Forza Nuova Varese

Inoltre il mercoledì sera si terranno i corsi di formazione forzanovista.


Più buia la notte più Luminosi i fuochi


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giovedì 26 gennaio 2012

Procura indaga su agenzie di rating e Monti, Fiore: "profetiche le parole di FN"

dal sito nazionale:

Magistrati onesti e coraggiosi grazie a denunce formulate dalle associazioni consumatori stanno perquisendo le Agenzie di Rating Standard’s and Poor e Fitch, sollevando il problema che queste agenzie siano costituite in realtà non da raffinatissimi conoscitori dell' economia al di sopra di ogni sospetto, ma da volgari criminali che giocano con informazioni riservate per lucrare sulla crisi e favorire cambiamenti istituzionali.
Infatti l' accusa è che queste agenzie abbiano volontariamente diffuso notizie false sull' economia italiana per portare ad una depressione dei mercati e a conseguenti acquisti a basso costo di spezzoni dell' economia italiana da parte di "amici" delle agenzie di rating.Il fatto che poi i coraggiosi magistrati di Trani vogliano sentire il presidente del Consiglio Monti come persona informata dei fatti, fa pensare che le stesse agenzie abbiano mirato (raggiungendo l' obiettivo) a quel vero e proprio cambiamento di governo che poi si è verificato in Italia.
A proposito di questa inchiesta l’ On. Roberto Fiore ha dichiarato: " Mi congratulo con questi coraggiosi inquirenti che stanno dando in tempo record delle spiegazioni sui misteriosi eventi che hanno segnato la storia delle istituzioni italiane degli ultimi mesi.”“Il golpe finanziario potrebbe avere una spiegazione e presto anche degli imputati. Chissà che il manifesto con il quale Forza Nuova interpretò l' arrivo di Monti al Governo ( titolato "Arrestatelo!") non sia profetico dell' ultima sorpresa che ci riserva la politica italiana".

lunedì 23 gennaio 2012

Forza Nuova contesta a Milano la Lega Nord

dal sito nazionale:

Nella mattinata di domenica 22 gennaio, in concomitanza con la manifestazione "nazionale" della Leganord, i militanti di forza nuova hanno distribuito migliaia di volantini per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'imbroglio della Leganord. Il partito di Bossi, che da decenni monopolizza e disinnesca il sacrosanto malcontento della gente del nord Italia, continua sfacciatamente ad utilizzare la strategia del "movimento di lotta e di governo" senza provare la minima vergogna. Oggi in piazza i dirigenti della Lega sbraitano contro banche e banchieri ma ieri al governo hanno votato leggi "salva banche" e sostenuto apertamente il ministro Tremonti che durante le riunioni segrete del Bildemberg group (e forse anche durante quelle della commissione trilaterale) siede a fianco del tanto odiato Mario Monti. Nel volantino distribuito abbiamo voluto fare un breve ed incompleto elenco delle leggi che i parlamentari della Leganord hanno votato e sostenuto. Forza Nuova sostiene che in politica, come nella vita di tutti i giorni, la coerenza ed il principio di non contraddizione sono elementi essenziali per giudicare la levatura morale delle persone, delle idee e delle azioni. Ufficio stampa Forzanuova Milano di seguito il testo del volantino distribuito. LEGA NORD BASTA CON LE SOLITE BALLE OGGI IN PIAZZA CONTRO LE BANCHE MA DA SEMPRE SEI SERVA DEI BANCHIERI TI VOGLIAMO RICORDARE CHE: HAI VOTATO ED APPROVATO: il DL n. 70\13.5.2011 ('decreto sviluppo'), art. 8, secondo cui l'usura, che prima scattava quando il tasso medio veniva superato del 50%, scatta ora quando il tasso medio viene superato di 8 punti. Da quel momento in poi si è scatenata una corsa al rialzo dei costi del credito al consumo da parte di banche e finanziarie. Oggi i cittadini sottoscrivono mutui a condizioni che solo poco tempo fa avrebbero comportato certamente una serie infinita di condanne per violazione della legge sull’usura. HAI VOTATO ED APPROVATO: la L. n. 10, art. 2, comma 61, del 26.2.11, con cui si è stabilito che la prescrizione decennale nelle cause contro le banche, che decorreva dalla chiusura del conto corrente, ora decorra dall'annotazione dell'operazione. Significa che, ad esempio, in relazione a un conto durato venti anni e chiuso nove anni fa potevi recuperare tutto, mentre ora puoi recuperare solo un anno, ovvero solo le somme di cui la banca si è indebitamente appropriata tra oggi e dieci anni fa. HAI VOTATO ED APPROVATO: il D. Lgs n. 11 del 27.1.2010 con il quale – ora che si stavano vincendo le cause sulla 'valuta zero', cioè sull'accredito immediato dei versamenti – è stato stabilito l'accredito al terzo giorno. La questione è molto semplice, e può essere esemplificata in questi termini: se Tizio dà a Caio un assegno di 1.000 euro il primo gennaio, e Caio lo versa subito sul suo conto, i 1.000 euro vengono stornati a Tizio il primo gennaio e accreditati a Caio dopo alcuni (o molti) giorni, sicché, nell'intervallo, gli interessi vanno alla banca, che non è mai stata proprietaria dei soldi. HAI GOVERNATO, SOSTENUTO E DIFESO IL MINISTRO GIULIO TREMONTI: membro della commissione Trilateral e presidente dell’ Aspen Institute. Proprio quelle organizzazioni che oggi vengono dipinte come il nemico da abbattere. Tra gli ultimi e famigerati provvedimenti il rientro dei capitali scudati con imposizione fiscale irrisoria, grossa fonte di liquidità per tutto il sistema bancario e grossa truffa per tutti i cittadini onesti. Il governo Berlusconi, di cui la Lega è stata fedele alleata, era animato da lunga serie di sottosegretari e ministri legati a doppio filo con ambienti della finanza mondialista e della speculazione d’assalto. SEI RESPONSABILE DEL CRACK “CREDIEURONORD”: dove sono andati in fumo i risparmi di migliaia di piccoli risparmiatori, a causa dei crediti ingiustificati concessi ad aziende “amiche” del partito e a torbide operazioni turistico-immobiliari in Croazia, gestite direttamente dai dirigenti. Banca che sull’orlo del crack fu assorbita dall’allora BANCA POPOLARE DI LODI guidata da GIAMPIERO FIORANI (che poco dopo si troverà al centro del noto scandalo finanziario). Antonio Fazio, presidente di bankitalia avvallò l’operazione tra la banca leghista ed il suo pupillo Fiorani, incassando proprio in quei giorni il sostegno politico della lega sul mandato per la banca centrale (con un repentino cambio di posizione, un caso?).



venerdì 20 gennaio 2012

Lascor, ai lavoratori il sostegno di Forza Nuova

Forza Nuova Varese esprime la propria solidarietà ai lavoratori dell'azienda Lascor di Sesto Calende, per la loro scelta di rifiutare(attraverso un referendum interno) una modifica del contratto di lavoro che li avrebbe costretti a lavorare a ciclo continuo anche la domenica. Pur comprendendo le esigenze di produzione ,il nostro movimento ritiene che , pragmaticamente,l'eliminazione del giorno di riposo e di festa settimanale non possa rappresentare la soluzione al problema (se non in misura assolutamente temporanea , eccezionale e volontaria e questo non è il caso in questione).Non è ammissibile che ,per logiche puramente materialiste ,dirigenti e sindacati(uniti in uno"strano"connubio) impongano ai dipendenti lo sradicamento di un giorno da dedicare al proprio Dio (domenica non è un giorno qualsiasi per i cristiani),alla propria famiglia,alle proprie passioni,almeritato riposo. Non è ammissibile che lo facciano con il ricatto morale dell'assunzione o delnon rinnovo di contratto ad altri dipendenti precari(ma se il lavoro aumenta costantemente e con percentuali così notevoli, perchè invece di imporre turni senza limiti non si ha il coraggio di assumere nuovi lavoratori a tempo indeterminato,aiutando tante altre famiglie in crisi?).Non è ammissibile che una scelta libera e dignitosa venga dipinta come incomprensibile ed autolesionista scelta di operai lazzaroni,come nella sostanza è stata descritta dal sindaco di Sesto Calende. Non è ammissibile che questo sindaco dica poi che questa è una repubblica fondata sul lavoro (frase che non significa nulla,ma suona bene)per sbeffeggiare i dipendenti della Lascor,ma si dimentichi di considerare con rispetto la dignità di chi col suo lavoro sostiene anche la sua poltrona e mille altre come la sua.Non è solo una questione di tradizione religiosa,ma è una necessita fisica e psicologica di ogni persona potere riposarsi in pace una volta ogni sette giorni,insieme alle persone con cui vive.A cosa serve il lavoro,se non è possibile godere il frutto del sudore della propria fronte in serenità?A cosa serve il lavoro ,se non è possibile condividere con altri la bellezza di una giornata in cui ogni azione è meno banale,meno frenetica,più umana?A cosa serve il lavoro se il padre o la madre che portano a casa il sudato stipendio non sono mai presenti con i propri figli e con i rispettivi coniugi? Il lavoro nobilita l' uomo;questo è vero. Ma questo avviene se esso è intesocome strumento di elevazione del proprio operare,strumento utile a soddisfare i bisogni non solo banalmente consumistici di una comunità,ma anche intellettuali, affettivi,familiari. Questo avviene se il lavoro è inteso come strumento per intrecciare relazione formative sotto ogni aspetto,per sviluppare le proprie potenzialità,per porre le basi di una crescita personale che non si limitasolamente nel lavoro. Il lavoro nobilita l' uomo ;questo è vero. In fondo esso si basa sullapossibilità di creare un legame tra lavoratori di diverse capacità ed esperienze ,di raggiungere insieme attraverso la cooperazione e la libera volontà il bene comune di una nazione. Sfruttare una parte di questa comunità (sia nell' industria,sia nel commercio o in altre ambiti)non è lecito,non ègiusto ed in fondo non arricchisce la società stessa, perchè il bene materiale procurato va a discapito della capacità di gustarlo e del senso di giustizia di ognuno di noi. Ecco,allora il lavoro non diventa più strumento di elevazione,ma strumento di oppressione. Uno strumento che diventa fine,un fine chiuso su sè stesso,sterile, autodistruttivo. I dipendenti della Lascor (anche quelli che non sarebbero stati magari toccati dall' obbligo di lavoro continuato domenicale eppure hanno votato no)ci hannodato una grande lezione di dignità e di umanità. Questi valori non si comprano con duecento euro in più alla fine del mese,non si barattano. E siccome sono la base di ogni cosa ,del lavoro,della famiglia,del popolo,non ci resta che ringraziarli pubblicamente per questa loro testimonianza che arricchisce (questa volta nel senso più vero)ognuno di noi.
Ufficio Stampa Forza Nuova Varese

giovedì 19 gennaio 2012

Azione contro le liberalizzazione dei taxi!

da varesenews: http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=223489

Forza Nuova mette i cappi contro le liberalizzazioni

Azione di protesta dei militanti di Forza Nuova che hanno appeso dei manichini col cappio davanti a edicole, stazioni, parcheggi dei taxi, piazze, teatri e i principali punti ritrovo di oltre 100 città italiane

Cappi contro le liberalizzazioni. Azione di protesta dei militanti di Forza Nuova che hanno appeso dei manichini col cappio davanti a edicole, stazioni, parcheggi dei taxi, piazze, teatri e i principali punti ritrovo di oltre 100 città italiane, Varese compresa. «Con quest’azione Forza Nuova intende denunciare le nefandezze di questo governo che sta mettendo in ginocchio il popolo italiano, e schierarsi a difesa dei tassisti, degli edicolanti, dei camionisti, degli agricoltori e di tutti quei mestieri deboli che in questo momento, rischiano di scomparire sotto la scure di una finanza famelica e criminale», spiegano dal Movimento.



lunedì 16 gennaio 2012

COMUNICATO FORZA NUOVA VARESE

Forza Nuova Varese esprime la prorpria solidarietà ai lavoratori dell'azienda
Lascor di Sesto Calende,per la loro scelta di rifiutare(atteaverso un
referendum interno) una modifica del contratto di lavoro che li avrebbe
costretti a lavorare a ciclo continuo anche la domenica.
Pur comprendendo le esigenze di produzione ,il nostro movimento ritiene che ,
pragmaticamente,l'eliminazione del giorno di riposo e di festa settimanale non
possa rappresentare la soluzione al problema (se non in misura assolutamente
temporanea , eccezionale e volontaria e questo non è il caso in questione).
Non è ammissibile che ,per logiche puramente materialiste ,dirigenti e
sindacati(uniti in uno"strano"connubbio) impongano ai dipendenti lo
sradicamento di un giorno da dedicare al proprio Dio (domenica non è un giorno
qualsiasi per i cristiani),alla propria famiglia,alle proprie passioni,al
meritato riposo.
Non è ammissibile che lo facciano con il ricatto morale dell'assunzione o del
non rinnovo di contratto ad altri dipendenti precari(ma se il lavoro aumenta
costantemente e con percentuali così notevoli,perchè invece di imporre turni
senza limiti non si ha il coraggio di assumere nuovi lavoratori a tempo
indeterminato,aiutando tante altre famiglie in crisi?)
Non è ammissibile che una scelta libera e dignitosa venga dipinta come
incomprensibile ed autolesionista scelta di operai lazzaroni,come nella
sostanza è stata descritta dal sindaco di Sesto Calende.
Non è ammissibile che questo sindaco dica poi che questa è una repubblica
fondata sul lavoro (frase che non significa nulla,ma suona bene)per
sbeffeggiare i dipendenti della Lascor,ma si dimentichi di considerare con
rispetto la dignità di chi col suo lavoro sostiene anche la sua poltrona e
mille altre come la sua.
Non è solo una questione di tradizione religiosa,ma è una necessita fisica e
psicologica di ogni persona potere riposarsi in pace una volta ogni sette
giorni,insieme alle persone con cui vive.
A cosa serve il lavoro,se non è possibile godere il frutto del sudore della
propria fronte in serenità?A cosa serve il lavoro ,se non è possibile
condividere con altri la bellezza di una giornata in cui ogni azione è meno
banale,meno frenetica,più umana?A cosa serve il lavoro se il padre o la madre
che portano a casa il sudato stipendio non sono mai presenti con i propri figli
e con i rispettivi coniugi?
Il lavoro nobilita l' uomo;questo è vero.Ma questo avviene se esso è inteso
come strumento di elevazione del proprio operare,strumento utile a soddisfare i
bisogni non solo banalmente consumistici di una comunità,ma anche intellettuali,
affettivi,familiari.Questo avviene se il lavoro è inteso come strumento per
intrecciare relazione formative sotto ogni aspetto,per sviluppare le proprie
potenzialità,per porre le basi di una crescita personale che non si limita
solamente nel lavoro.
Il lavoro nobilita l' uomo ;questo è vero.In fondo esso si basa sulla
possibilità di creare un legame tra lavoratori di diverse capacità ed
esperienze ,di raggiungere insieme attraverso la cooperazione e la libera
volontà il bene comune di una nazione.Sfruttare una parte di questa comunità
(sia nell' industria,sia nel commercio o in altre ambiti)non è lecito,non è
giusto ed in fondo non arrichisce la società stessa,perchè il bene materiale
procurato va a discapito della capacità di gustarlo e del senso di giustizia di
ognuno di noi.
Ecco,allora il lavoro non diventa più strumento di elevazione,ma strumento di
oppressione.Uno strumento che diventa fine,un fine chiuso su sè stesso,sterile,
autodistruttivo.
I dipendenti della Lascor (anche quelli che non sarebbero stati magari toccati
dall' obbligo di lavoro continuato domenicale eppure hanno votato no)ci hanno
dato una grande lezione di dignità e di umanità.Questi valori non si comprano
con ducento euro in più alla fine del mese,non si barattano.E siccome sono la
base di ogni cosa ,del lavoro,della famiglia,del popolo,non ci resta che
ringraziarli pubblicamente per questa loro testimonianza che arricchisce
(questa volta nel senso più vero)ognuno di noi.

UFFICIO STAMPA FORZA NUOVA VARESE


A seguire gli articoli di Varesenews in merito:http://www3.varesenews.it/lavoro/articolo.php?id=222852
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=222964

giovedì 12 gennaio 2012

mercoledì 11 gennaio 2012

Mantova, Forza Nuova: “Via dalla bacheca le pagine de L’Unità: è abusivo"

fonte: http://ilfattoquotidiano.it/2012/01/10/mantova-forza-nuova-dalla-bacheca-pagine-lunita-abusivo/182693/

Quella bacheca espone un foglio di chiara ideologia “comunista”. E poi è abusiva e deturpa un edificio con vincoli storico-architettonici nel centro di Mantova. Il Comune deve levarla. Così, dopo sessant’anni, la struttura di legno che espone le pagine del quotidiano L’Unità” entro la fine del mese sarà un ricordo. A protestare con forza contro il tazebao abusivo nei mesi scorsi sono stati alcuni esponenti locali di Forza Nuova.

“Da anni – spiega Marco Carnevali, militante di Fn Mantova – vedevamo quella bacheca con i fogli dell’Unità esposti e allora, per una questione di par condicio, abbiamo iniziato anche noi a utilizzare lo spazio per affiggere le pagine del nostro organo ufficiale di stampa, “Il megafono”. Nessuno ha mai protestato e a quel punto, abbiamo pensato che la bacheca fosse abusiva. Abbiamo chiesto a un esponente del centrodestra, Carlo Romano, di verificare la cosa per vie ufficiali. Dopo qualche tempo il Comune ha scoperto che effettivamente quella bacheca è illegale: non c’è nessuna autorizzazione”. Carnevali spiega che già quando militava nel Movimento sociale italiano, che aveva la sede proprio vicino al luogo dove sorge la struttura espositiva abusiva, gli allora vertici del partito avevano chiesto di poter utilizzare uno spazio pubblico di uguali dimensioni per poter esporre i fogli del “Secolo d’Italia”. Ma l’autorizzazione fu negata.

“A seguito della segnalazione arrivataci dal consigliere Carlo Romano – spiega Luigi Marcone, vicecomandante della Polizia locale di Mantova – abbiamo preso la decisione di rimuovere la bacheca presente in corso Vittorio Emanuele da oltre sessant’anni. Essendo impossibile risalire all’identità di chi, nell’immediato dopoguerra, avesse collocato quella struttura sul suolo pubblico, l’unica cosa che potevamo fare era quella di individuare chi, ogni mattina, appiccicava le pagine del giornale alla bacheca. Ma dopo vari appostamenti non siamo riusciti a cogliere il trasgressore sul fatto, per cui abbiamo rinunciato, ritenendo che la soluzione migliore, per evitare problemi, fosse quella di levare il tazebao”.

Insomma, tra qualche giorno la struttura, divenuta quasi un “monumento” storico della città, sarà tolta completamente. Dal Comune si affrettano a precisare che le motivazioni della decisione non sono ideologiche, ma più che altro di carattere urbanistico. La struttura, infatti, è collocata su di un edificio con vincoli storico-architettonici e in più è, secondo il consigliere comunale che ha portato avanti le proteste, fatiscente e indecorosa. Sarà. Ma prima che Forza Nuova alzasse la voce, la vicenda non era stata neppure presa in considerazione, nonostante già nel 1998 – spiegano dagli uffici della Polizia locale – fosse arrivata al Comune una segnalazione da parte di un cittadino residente nella via dove campeggia la bacheca.

“Siccome a Mantova, dal dopoguerra al 2010, ha sempre governato il centrosinistra, – spiega l’esponente di Forza Nuova – la questione è stata volutamente fatta cadere nel dimenticatoio. Ora che il centrodestra governa da un anno abbondante, forse qualche attenzione in più la vicenda della bacheca l’ha ottenuta”. Quel che è certo è che Forza Nuova, praticamente assente nel mantovano, dopo l’aggressione da parte di un ragazzo maghrebino subita l’estate scorsa da un suo militante intento a distribuire volantini contro l’immigrazione clandestina, è sempre più sul territorio. A dimostrarlo anche l’apertura di una sede nel settembre scorso.

domenica 8 gennaio 2012

Chiudere subito Equitalia!!



fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/905246/Al-capo-di-Equitalia-460mila-%E2%82%AC-Lui-straguadagna-il-nero-sale.html

Al capo di Equitalia 460mila. € Lui straguadagna, il nero sale

Il ricco stipendio del superispettore del Fisco Attilio Befera: ma in 15 anni da direttore l'evasione non è mai diminuita.

A sentire Attilio Befera ogni anno è da record. Gli annunci trionfalistici degli incassi dalla lotta all’evasione si susseguono con meticolosa periodicità (solitamente c’è una stima tra ottobre novembre, il dato consolidato nei primi mesi dell’anno e un andamento diffuso prima dell’estate) dalla seconda metà del 2008, quando il superispettore del fisco è approdato alla guida dell’Agenzia delle Entrate. Erano 6,9 miliardi nel suo primo anno da direttore, sono diventati 9,1 nel 2009, 10 nel 2010. Per il 2011 si prevede l’ennesimo record con 11 miliardi e le stime per quest’anno arriverebbero addirittura (merito del redditometro, secondo Befera) a 13 miliardi.

Eppure, la raffica di successi non sembra avere intaccato più di tanto il malloppo nascosto al fisco dagli evasori. I dati Istat relativi al 2007 parlavano di cento miliardi, euro più euro meno. Secondo un’analisi di Confindustria del giugno 2010 i miliardi sarebbero invece 124. La versione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate del 10 maggio 2011 quantifica l’evasione fiscale a 120 miliardi di euro. I conti, insomma, tornano fino a un certo punto. Anche se mister fisco è pronto a giurare che l’amministrazione tributaria non ha mai smesso di mostrare i muscoli contro i “furbetti”, di qualsiasi colore fosse il governo in carica.
Dopo l’ultima, clamorosa, performance di Cortina Attilio Befera è ormai diventato un fenomeno mediatico da prima pagina. E molti hanno imparato a conoscere il suo viso. Pochi sanno, però, che il direttore dell’Agenzia delle Entrate fa l’agente del fisco da oltre 17 anni. E che il suo curriculum, malgrado ora molti sia nel centrodestra sia nel centrosinistra storcano il naso verso le sue iniziative eclatanti, è rigorosamente bipartisan.

La storia professionale di Befera parte in qualche modo dall’altra parte della barricata, al fianco di quelle imprese di cui adesso passa al setaccio i libri contabili. Prima di diventare superispettore del Secit (il contestato Servizio centrale degli ispettori tributari) nel 1995, Befera aveva infatti prestato circa trent’anni di onorato servizio in Efibanca (del gruppo Bnl), una banca d’affari che si occupava principalmente di assistenza alle aziende medie e medio-grandi nell’attività di credito industriale e strutturato. Lì il futuro ispettore, entrato come neodiplomato, scala tutte le poltrone fino a diventare direttore centrale, responsabile delle strutture che presidiavano le aree amministrativa, fiscale, informatica e organizzativa dell’istituto di credito.

Al Secit l’ascesa è più rapida. Gli bastano due anni (aprile 1997) per diventare dirigente generale del ministero delle Finanze con l’incarico di direttore centrale per la riscossione del dipartimento delle entrate. A fare il suo nome è Vincenzo Visco. Ma Befera, classe 1946, si trova ottimamente anche con quello che nel 2001 si pensava fosse la nemesi del ministro prodiano. Con l’arrivo di Giulio Tremonti e la nascita delle Agenzie fiscali, Befera viene subito piazzato alle Entrate, dove ricopre prima l’incarico di direttore centrale per i rapporti con gli enti esterni e poi come direttore centrale dell’amministrazione. Nel frattempo, Befera lavora insieme a Tremonti al grande progetto per riportare la riscossione, prima affidata attraverso concessioni agli istituti di credito, sotto il cappello dello Stato. Nasce Riscossione spa, che poi diventa Equitalia. E nell’ottobre del 2006, con Visco di nuovo ministro, Befera ne diventa il numero uno.

È in quegli anni che il fisco inizia ad affilare veramente le armi. Il cerchio si chiude nel maggio 2008, quando Tremonti (in cui ormai non si scorge quasi più neanche il barlume del paladino delle partite Iva del governo precedente) torna a Via XX Settembre e gli affida senza pensarci due volte la guida dell’Agenzia dell’Entrate in abbinata con la presidenza di Equitalia.

I due incarichi gli fruttano la bellezza di 456.733 euro lordi all’anno, ma gli danno soprattutto la possibilità di trasformare gli uffici del fisco in una vera e propria macchina da guerra. Supportato da una serie di modifiche normative varate da Tremonti (in perfetta sintonia e a completamento della linea dura di Visco), Befera può iniziare ad incrociare i dati dei conti correnti con quelli dell’Inps, ha controllare spese ed acquisti, ad accertare sinteticamente i redditi di famiglie e imprese, a invertire l’onere della prova e ad incassare immediatamente le somme richieste. Il risultato è complessivamente devastante per il quieto vivere dei contribuenti, costretti per lo più a dimostrare di essere innocenti, a volte sulla base di calcoli teorici effettuati a tavolino (vedi studi di settore e redditometro).

È in questo periodo che il direttore dell’Agenzia delle Entrate si libera dei panni dell’oscuro burocrate e inizia rilasciare interviste, a promettere fuoco e fiamme contro evasori ed elusori, a dare lezioni di civiltà tributaria e di politiche fiscali. Attitudine che sembra rafforzata dalla coabitazione col nuovo governo tecnico. Al bastone ogni tanto Befera alterna la carota, come quando, nel maggio scorso, invia una lettera aperta ai dipendenti chiedendo di mettere da parte «arroganza e soprusi», «astuzie burocratiche», «esasperanti formalismi» e di sfoderare piuttosto nei confronti dei cittadini le armi della «disponibilità, della cortesia», della «serietà e della coerenza». La frase da incorniciare è quella con cui la missiva si chiude: «Comportiamoci tutti, come funzionari del fisco, così come vorremmo essere tutti trattati come contribuenti». A Cortina l’hanno già appesa dietro i banconi di bar e ristoranti.

giovedì 5 gennaio 2012

Massima solidarietà ai camerati liguri!

tratto da: ivg.it

Albenga, proiettili davanti alla sede di Forza Nuova

Due proiettili in bella mostra sulla saracinesca della sede ingauna di Forza Nuova. La sgradita sorpresa campeggiava questa mattina al civico 50 di via Rione Risorgimento, ad Albenga, quartier generale del movimento.

“L’ennesimo atto intimidatorio ma che ci fa il solletico – dice Massimo Lionti di Forza Nuova – L’intento chiaro, chiarissimo a tutti quelli che vogliono vedere e non nascondono la testa sotto il cuscino è semplicissimo: terrorizzare i dirigenti, militanti e simpatizzanti del Movimento che in Liguria e ad Albenga combattono da sempre a viso aperto mafia, racket, usura, potere politico corrotto. Gli autori di questo gesto scellerato forse, anzi sicuramente, non conoscono bene Forza Nuova, non conoscono bene la caparbietà dei suoi militanti, non sanno che loro non temono nulla e nessuno”.

“Forza Nuova è proprio curiosa di vedere quali e quante forze politiche che partecipano alla vita sociale, culturale, economica e politica locale prenderanno le distanze da questa vera e propria intimidazione e di conseguenza ci esprimeranno solidarietà – continua Lionti – Chiediamo ufficialmente al sindaco di Albenga di convocare un consiglio comunale ad hoc, magari in una piazza, aperto alla cittadinanza e di intraprendere tutta una serie di iniziative, quanto più trasversali possibili, per dare un segnale chiaro ed inequivocabile agli autori di questo vile gesto”.

“Forza Nuova come da suo stile, non lascia la presa ma raddoppia e continuerà fin dalle prossime ore l’opera di denuncia, controllo e presidio del territorio, di ricostruzione morale e materiale delle nostre città”, è l’annuncio dei militanti di destra.

Prime azioni di SOS Racket ed Usura in collaborazione con FN



dal sito nazionale:

A poche settimane dall'ufficialita' della collaborazione offerta da Forza Nuova all'Associazione SOS Racket e Usura per la messa in campo di un vero e proprio attacco frontale alle mafie, gia' due importanti azioni sono gia' state attuate: l'esposto operato a Milano contro la testata giornalistica online "Linkiesta" per gravi violazioni in merito a salute e sicurezza pubblica; testata che tra i soci di maggioranza annovera un certo Dott. Profumo ex AD unicredit oltre a Pietro Modiano ex Direttore Generale di Intesa San Paolo e Fabio Coppola genero del banchiere Giovanni Bazoli, mentre penalmente ne rispondono l'amministratore delegato Alfredo Scotti e il direttore della testata Jacopo Tondelli. Qualche giorno fa poi ad Albenga, nel corso di una conferenza con il Coordinatore Ligure Massimo Lionti e Frediano Manzi presidente nazionale dell’Associazione SOS Racket e Usura, si e' lanciata la battaglia contro ogni organizzazione criminale che soffoca imprenditori, negozianti e liberi cittadini'. Dalla sede di Forzanovista di Albenga verra' fornito appoggio sul territorio all'Associazione per poter arrivare dritto al cuore dei singoli fatti e questioni; come prima attivita' l'associazione ha gia' esposto una denuncia nei confronti di un'azienda di Albenga che avrebbe assunto manovalanza minorile. Queste le parole di Frediano Manzi:''Vivo e faccio le battaglie antimafia come attacco frontale, ho sempre lottato con la solitudine e contro chi fa dell'antimafia a parole. I fatti sono scendere in piazza, mettere la faccia. Io sono senza scorte. È troppo comodo andare in piazza con la scorta e fare certe denunce, o fare certe dichiarazioni. La vera battaglia contro le mafie non e' a parole o a lamenti, scrivendo libri o facendo film, ma facendo quel passo decisivo "sul ring" che noi, con Forza Nuova, faremo".




lunedì 2 gennaio 2012

Tesseramento 2012


La crisi dell' Euro: un occasione di riscossa nazionalpopolare

dal sito nazionale:

A distanza da dieci anni dalla introduzione dell'euro, dobbiamo registrare la negatività dell'esperienza della moneta unica per il nostro paese. Una negatività dovuta a molteplici cause che non è difficile individuare ma che possiamo sintetizzare nell'impoverimento generale della popolazione italiana. Mentre da molti osservatori è stato notato come all'euro sia mancata una adeguata guida politica capace di difendere la moneta dagli attacchi speculativi provenienti soprattutto da Oltreoceano, è un dato di fatto che l'euro non è diventato la moneta di riferimento economico che pure si auspicava. Basti constatare che in questi anni, gli europei hanno continuato a comprare il petrolio in dollari per capire che qualcosa non ha funzionato. A questo si aggiunge, la mancanza dell'adeguato controllo sui prezzi, responsabilità della qualcosa va addebitata anche e soprattutto nel nostro paese, alla superficialità e alla incapacità cronica dei governi, quello Berlusconi in testa perchè è stato in piedi più a lungo, che si sono nel frattempo succeduti. Dal 2002 la inflazione reale che si è abbattuta sulle famiglie italiane è stata molto superiore a quanto dichiarato ufficialmente, si calcola del 30/35 %, cui non è corrisposto un adeguamento degli stipendi, anzi...Lo scambio un euro/mille lire è stato lo scambio reale che ha vanificato il valore della moneta unica, quantificato in 1936,27 e così fissato dai soloni di Bruxelles. I prezzi al dettaglio sono lievitati a dismisura senza che nulla fosse fatto per impedirlo. Basti considerare i prezzi degli alimenti, un litro di latte ad esempio, se nel 2011 costava poco più di 1.200 lire, oggi costa in euro 1,49/1,54, vale a dire circa 3.000 lire. E che dire della speculazione edilizia che in modo ottuso con i suoi prezzi stellari ha bloccato le vendite o delle assicurazioni che hanno raddoppiato le tariffe ? Lo strangolamento delle famiglie italiane ha bloccato i risparmi e anche questo oggi influisce sul mancato acquisto dei titoli di Stato. Molti italiani sono ormai alla sopravvivenza e migliaia e migliaia di aziende hanno dovuto chiudere e chiuderanno, come annunciato, nelle prossime settimane. Il 2012 si apre infatti per molti lavoratori con l'incubo del licenziamento. Qui cade la dimostrazione del fallimento insieme alla moneta unica, del liberismo economico che ha lasciato campo libero alla globalizzazione e al dio Mercato, rendendolo una giungla. Se fossimo stati noi al governo, intendo noi nazionalpopolari, le cose sarebbero andate diversamente, in primis perchè avremmo messo in atto tutti i provvedimenti utili a mantenere l'economia sotto il controllo della politica, in secondo luogo perchè avremmo impedito in ogni modo le speculazioni finanziarie con una politica bancaria accorta e avveduta. Senza contare che avremmo limitato le importazioni per tutelare il lavoro italiano e di conseguenza avremmo impedito le delocalizzazioni riducendo la pressione fiscale sulle aziende. Avremmo investito in modo massiccio nell'agricoltura e nelle biotecnologie favorendo anche la nascita di cooperative giovanili come pure nel settore delle energie rinnovabili per raggiungere una reale indipendenza energetica. Questi provvedimenti, uniti ad un taglio netto degli elefantiaci costi dei partiti, dei parlamentari, delle loro clientele nazionali e locali, avrebbero consentito un futuro diverso ai cittadini italiani all'insegna di una equità fiscale e di una redistribuzione della ricchezza. Questo è quanto gli italiani devono sapere per imparare a conoscerci per quello che siamo davvero: autentici e disinteressati patrioti, animati da una inestinguibile sete di giustizia sociale. Ed è così che ci presenteremo e che saremo in campo in questo 2012 che ci deve vedere e ci vedrà protagonisti.

Nicola Cospito ( Ufficio Politico Forza Nuova )