Forza Nuova Varese

Inoltre il mercoledì sera si terranno i corsi di formazione forzanovista.


Più buia la notte più Luminosi i fuochi


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venerdì 23 marzo 2012

23 marzo 1919 - 23 marzo 2012

mercoledì 21 marzo 2012

lunedì 19 marzo 2012

"Pensano soltanto a fare soldi",un banchiere si dimette dalla Goldman Sachs

Lettera choc al New York Times di un banchiere dimissionario sulla vita in Goldman Sach una delle prime banche d'affari nel mondo, il gruppo finanziario che ha dato tanti "tecnici" ai governi americani (e non solo americani), in particolare all'amministrazione Obama, a partire da Tim Geithner, il ministro del Tesoro. Nel j'accuse che il quotidiano newyorkese pubblica nella pagina degli editoriali e dei commenti (Greg Smith, già capo dei derivati in Europa, Africa, Medioriente, parla di «un ambiente mai stato più tossico e distruttivo come ora» e che avrebbe smarrito l'etica e la cifra che un tempo ne faceva un' istituzione del paese. «Niente di illegale» precisa l'autore, ma il «fare soldi» sembra oggi l'unica mission da inseguire anche a spese dei clienti che alcuni in banca chiamerebbero «muppets», pupazzi. Un attacco frontale alla gestione di Lloyd Blankfein, il Ceo, che scrive a sua volta ai dipendenti: «Che delusione, nulla di vero».WAKE-UP CALL - «Oggi è il mio ultimo giorno a Goldman Sachs e dopo averci lavorato per 12 anni posso dirvi che l'ambiente nella banca non è mai stato più tossico e distruttivo di adesso». «Una volta Goldman stava dalla parte dei clienti», tempi andati secondo il manager che sostiene di aver «visto almeno cinque dirigenti definire i loro clienti muppets, pupazzi, nelle email interna. Una volta la leadership dipendeva dalle idee e dagli esempi che davi «ora se generi molti soldi per l'azienda, vieni promosso». «Spero che questa possa essere una sveglia per il consiglio d'amministrazione, il cliente deve tornare a essere il punto focale dell'azienda» LA REPLICA - «Non occorre neppure dire quanta delusione c'è per le affermazioni di questo individuo, affermazioni che non rispecchiano i valori dell'azienda e la sua cultura» ha scritto poi Blankfein in un messaggio a doppia firma con il direttore operativo Gary Cohn. «Tutti hanno diritto alla propria opinione» e che in un'azienda con oltre 30.000 dipendenti ci possono essere malumori è prevedibile «ma è una cosa spiacevole quando uno parla a voce più alta del normale e dalle pagine di un giornale». Blankfein e Cohn concludono scrivendo che «non siamo perfetti, ma rispondiamo in modo serio e concreto se c'è un problema, lo abbiamo dimostrato con i fatti» anche durante la crisi, quando la banca «ha avuto la sua parte di problemi». Paola Pica

venerdì 16 marzo 2012

Banchetto piazza podestà

Sabato 17 marzo dalle ore 15 in piazza Podestà (sotto la sede della lega) banchetto per ricordare ai leghisti le loro false promesse e la corruzione che li avvolge...inoltre possibilità di effettuare in tesseramento nazionale 2012 e distribuzione di materiale informativo.

Forza Nuova unica opposizione!

venerdì 9 marzo 2012

No Tav, blitz di Forza Nuova a Il Giornale

fonte: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_marzo_9/notav-forza-nuova-2003617312018.shtml



MILANO- Forza Nuova si schiera con i No Tav. Così il giorno delle manifestazioni in tutta Italia, i militanti della destra radicale hanno deciso di fare un blitz a Il Giornale. Quotidiano che dopo l'incidente di Luca Abbà, No Tav caduto da un traliccio dell'alta tensione il 27 febbraio scorso, lo ha chiamato «cretinetti». E «ha mistificata la realtà durante le proteste».

IL BLITZ- Così intorno alle 15.30 una decina si sono presentati in via Negri, dietro allo striscione «il vostro progresso ha ucciso il cielo» (citazione da una canzone del gruppo musicale di destra anni '80 Gli Amici del Vento, ndr). Hanno distribuito volantini e appiccicato volantini sul portone. «Ai cittadini servono scuole, università, ospedali, trasposti efficienti…a chi serve la TAV?». E ancora numeri: «500 metri di TAV = 1 ospedale da 1200 posti letto, 226 ambulatori, 38 sale operatorie». L'incursione è durata pochi minuti e i rappresentanti del partito guidato da Roberto Fiore hanno dato la loro disponibilità «ad andare in Valsusa, anche se non da subito, ma quando ci saranno le condizioni». Anche perché «non è in gioco la semplice realizzazione della ferrovia Torino-Lione, bensì un intero modello sociale. Un popolo unito e coeso, una comunità forte, non può essere assoggettata a nessun interesse né politico, né economico. È interesse di tutti i poteri forti dividere, isolare, smembrare per poter meglio controllare e favorire interessi particolari».


Governo senza palle e dignità...dopo i due marò nelle mani degli indiani adesso sottomesso anche da Cameron e da Albione..Vergogna!!