Forza Nuova Varese

Inoltre il mercoledì sera si terranno i corsi di formazione forzanovista.


Più buia la notte più Luminosi i fuochi


forzanuovavarese@gmail.com
lottastudentescavarese@gmail.com

domenica 6 novembre 2011

Cominicato FN Varese sul "caso Gentile"

da VareseNews:

Rammentando sia ai promotori che ai detrattori di lasciar perdere Persone e Personaggi che per nostra fortuna nulla hanno a che spartire sia con gli uni che con gli altri

Per la serie “Le pulci ed il Gigante”...

Secondo l’Enyclopaedia Britannica, Giovanni Gentile fu “the major figure in Italian idealist philosophy”. ( HYPERLINK "http://www.britannica.com/EBchecked/topic/229340/Giovanni-Gentile" http://www.britannica.com/EBchecked/topic/229340/Giovanni-Gentile).

Ma, oltre ad essere uno dei massimi filosofi italiani moderni, Gentile fu un vero rivoluzionario della cultura e l’architettura del suo sistema scolastico ed educativo, armonica, coordinata e meritocratica, fu per mezzo secolo la fucina di fior di professionisti, pensatori ed intellettuali.

Il veleno del pensiero marxista, che nel 1944 armò la mano vile e vigliacca dei killer comunisti che lo assassinarono, nel ’68 riuscì finalmente nell’intento di distruggere gran parte di quella sua opera.

I risultati li possiamo vedere oggi, con una scuola indicata da tutte le organizzazioni internazionali come scuola da quarto mondo, una scuola dove il livello medio d’ignoranza degli studenti è pari solo a quello degli insegnanti, una scuola diventata diplomificio, una scuola destinata sempre più a diventare il ghetto delle classi meno abbienti (i figli dei ricchi studiano nelle costose ed esclusive scuole private italiane ed estere, dove il metodo Gentile viene ancora seguito...).

I risultati li tocchiamo con mano, con gli epigoni di quegli “eroi” assassini che a distanza di quasi settant’anni hanno ancora paura delle idee e dell’ombra di quel grande studioso, filosofo e pedagogista italiano che fu Giovanni Gentile, tanto da doversi dimenticare, ora come allora, che l’assassinio fu deplorato dagli stessi componenti non comunisti del CLN, come il rappresentante del Partito d'Azione, Tristano Codignola, che prese duramente posizione contro l'omicidio del filosofo, il 30 aprile pubblicando sul giornale clandestino del partito, “La Libertà” « Deploriamo l'assassinio di Giovanni Gentile. La violenza, per quanto giustificata come reazione ad altrui violenza, ha un limite, oltre il quale si ritorce su se medesima: e la brutale eliminazione di Gentile ha creato nelle coscienze di noi tutti un disagio che dev'essere analizzato, senza settarismi e con spregiudicata serenità....La sua uccisione per mano di quattro irresponsabili ha generato una reazione negativa in vasti ambienti antifascisti... Ma neghiamo che all'eliminazione di Gentile possa aver avuto interesse uno qualsiasi dei movimenti antifascisti che dall'8 settembre lottano spalla a spalla contro la tirannia, non fosse altro per ragioni pratiche e di convenienza politica, poiché a nessuno sfugge l'odiosità di un simile attentato».

La condanna dell’attentato fu condivisa da molti tra i migliori e più autorevoli esponenti della Resistenza, da Enzo Enriquez Agnoletti, uno dei fondatori dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, a Carlo Ludovico Ragghianti, presidente del CLN toscano, mentre altri due esponenti del P.d’A., Enzo Enriques Agnoletti e Cesare Luporini il giorno dopo l’attentato andarono a casa di Gentile per esprimere il loro dolore e l’indignata condanna dell’accaduto

Anche Edoardo Fallaci (padre di Oriana), esponente di Giustizia e Libertà, ebbe modo di condannare l’omicidio: « Hanno ammazzato Gentile. Quegli imbecilli. Quegli irresponsabili. Quei cacasotto».

Molti antifascisti non comunisti espressero il loro sdegno, dal padre Agostino Gemelli, rettore dell'Università Cattolica, a Benedetto Croce, dal pittore Ottone Rosai a Giuseppe Prezzolini « E’ una morte che gli dà un'aureola. Ammiravo l'uomo, la mente, il carattere. Era molto simile al Farinata di Dante: amante della patria, buono con i suoi e cattivo con i nemici. Ha evitato, morendo per mano di sicari, le umiliazioni che non gli sarebbero mancate in caso di vittoria degli alleati e, magari, anche in caso di vittoria dei tedeschi» , a Indro Montanelli che, rievocando la morte di Gentile scrisse « Appresi quella notizia mentre mi trovavo prigioniero a Gallarate in uno scantinato della Gestapo. Mi ci trovavo da molti mesi, e sempre avevo creduto di trovarmici dalla parte giusta: quella dei resistenti. Per la prima volta dubitai di essere dalla parte sbagliata: quella dei sicari».

Ah, per aiutare questi personaggi a comprendere appieno il significato del titolo, ecco un aiutino: il “Gigante” è Giovanni Gentile...

...riuscite a capire chi sono le “pulci” o avete bisogno di un altro aiutino?...

Forza Nuova Varese

Nessun commento:

Posta un commento