Forza Nuova Varese

Inoltre il mercoledì sera si terranno i corsi di formazione forzanovista.


Più buia la notte più Luminosi i fuochi


forzanuovavarese@gmail.com
lottastudentescavarese@gmail.com

venerdì 24 dicembre 2010

Auguri!!



Auguri di buon Natale e di un combattivo e vittorioso 2011 a tutti i Camerati!!

giovedì 23 dicembre 2010

IL PATTO OPERATIVO SI RAFFORZA


Forza Nuova e il Movimento Nazional Popolare salutano l'adesione dei camerati del Movimento Patria Nostra al patto operativo che mira alla costruzione di un blocco compatto dei movimenti antagonisti.
Qui di seguito il comunicato che il Movimento di Valerio Arenare sta diffondendo sui forum, su facebook e per posta elettronica.

Nei giorni scorsi, sono avvenuti in più fasi incontri tra i dirigenti nazionali del Movimento Patria Nostra, il rappresentante del Movimento Nazional Popolare, Nicola Cospito e Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova. Nei cordialissimi incontri, abbiamo avuto modo di constatare una certa similitudine se non addirittura uguaglianza di idee che daranno modo di rendere reale la formazione di quello che stiamo rinominando "polo antagonista". Difatti, i tre movimenti sopra citati sono gli unici, oggi in Italia, veramente ispirati dall'antagonismo e dalla "Terza Via" e che non hanno alcuna intenzione di stringere accordi o pseudoparentele con il Pdl e suoi affini/derivati!
L'accordo raggiunto permetterà ai tre movimenti di collaborare nell'ambito di iniziative volte al sociale (il No all'invasione islamica, il No all'aborto, battaglia dura contro la pedofilia, etc.), iniziative comuni, ma si potranno valutare anche accordi di carattere elettorale inizialmente nelle scadenze amministrative, ma anche nelle altre, mettendo a disposizione nelle liste anche nomi di esponenti del MPN. Ogni movimento conserverà comunque la propria autonomia organizzativa e strutturale. Già dai prossimi giorni inizieranno le prime prese di contatto tra i nostri e i dirigenti del MNP e di Forza Nuova a Roma e in alcune zone del territorio nazionale. Al Congresso di Azione Donna di Palermo che si terrà ad aprile 2011 avremo dei responsabili di FN come relatori e lo stesso accadrà a Varese.

Movimento Patria Nostra

lunedì 13 dicembre 2010

Grande successo di Forza Nuova a Brescia contro l'immigrazione

Grande successo in Piazzale Arnaldo per la prima forte raccolta firme che chiede il blocco immediato del rilascio dei permessi di soggiorno a Brescia. Già 200 persone sono accorse per testimoniare la loro sempre maggiore indignazione nel vedere la loro città schiacciata dall'immigrazione. 400 tra militanti e cittadini hanno affollato Piazzale Arnaldo senza destare il minimo disturbo alla cittadinanza a differenza di quanto immigrati, sindacati, centri sociali hanno fatto nei due mesi appena passati, lanciando la forte e chiara denuncia della maggioranza sempre meno silenziosa che proprio a Brescia vuole "lottare per la liberazione dall'immigrazione" partendo da quella resistenza identitaria che da ormai 5 anni rappresenza la più forte rivendicazione politica e sociale della sezione bresciana di Forza Nuova. Blocco del rilascio dei permessi di soggiorno per almeno 5 anni, espulsione immediata di tutti gli stranieri irregolari, espulsione anche di quelli regolari che si siano macchiati di reati sul suolo Italiano (sull'esempio dell'ultimo referendum elvetico) e umano rimpatrio dello straniero che non può essere compatibile con la cultura civile, e religiosa europea attraverso una presa di coscienza nazionale riguardo al totale fallimento della società multiculturale che mai come a Brescia mostra i suoi effetti più socialmente ed economicamente devastanti. Questi i punti che Forza Nuova ha sottoposto ai bresciani e che sottopone agli italiani. Al termine del presidio poi una cinquantina di militanti hanno esposto uno striscione eloquente davanti alla sede bresciana della regione Lombardia contro l'impotenza e l'ipocrisia di un'amministrazione locale, regionale e nazionale, Lega Nord su tutti, che soprattutto in materia di immigrazione ha tradito le aspettative dei cittadini, utilizzando le parole tradizione, terra, identità soltanto per fini propagandistici quando il suo motivo politico resta economico e di potere attraverso il tanto osannato federalismo fiscale, presentato come la panacea di tutti i mali ma che tanto non è se non una continuazione alternativa dei solito sistema politico-economico italiano che affama il nostro popolo. C'é un Est-Europa, Russia su tutti, che non vuole l'invasione immigratoria figlia dei calcoli di mercato turbo-capitalista, mentre un Europa Occidentale che ormai stanca e logora nelle sue strutture e istituzioni, resta impotente subendo ogni giorno scellerati dettami e dogmi sociali e politici in realtà già ampiamente falliti. Forza Nuova sta dalla parte dell'Europa che resiste, dell'Europa ancora sana, non compromessa coi poteri forti e ancora libera di lanciare un grido di rivoluzione. Per info http://fnbrescia.blogspot.com/

Dall'intervento inviato da Rutilio Sermonti al Convegno di Forza Nuova di ieri a Roma
Realizzata quella, camerati militanti, qualsiasi tattica può essere adottata, compresa la partecipazione a competizioni elettorali ( escluse alleanze degradanti), come quella in progetto da parte di Forza Nuova, che è ben chiaro quali finalità persegua, funzionali alla grande lotta.
In proposito, ritengo debba farsi agli elettori nostri simpatizzanti un discorso semplicissimo. Vi è una sola alternativa coerente ai nostri principi: astenersi ovvero votare e far votare FN. Poniamo che il nostro sforzo propagandistico possa spostare centomila voti (o non-voti). Centomila astensioni in più, su parecchi milioni variamente motivati ( dalla nausea alla pigrizia e al disinteresse), non hanno alcun effetto. Centomila voti in più alle liste "pulite" di FN avrebbero invece un apprezzabile significato di incoraggiamento, oltre ad aumentare la possibilità di presenza di elementi sicuri nei consessi amministrativi, e quindi di far udire la nostra voce fuori del coro. Per chi -come si deve- punta ai risultati e non agli sfoghi isterici, non possono esservi dubbi. Le apodittiche "posizioni di principio" sono roba da salotti culturali, non da trincea.

domenica 5 dicembre 2010

Inaugurazione Sezione Milano





Sabato 18 dicembre FN Varese sarà a Milano per l'inaugurazione della seconda sede nella città. Chi volesse partecipare lo comunichi per organizzare il viaggio.

Cena Natalizia

Venerdì 17 dicembre siete tutti invitati alla cena natalizia organizzata dalla sezione varesina di FN; ritrovo in sede alle ore 20.00. Si prega di confermare la partecipazione il prima possibile.

lunedì 15 novembre 2010

Il 19 febbraio 2009 la California si è salvata per un pelo dal fallimento quando il Governatore Arnold Schwarzenegger ha indossato il suo vestito da Terminator e ha messo in isolamento il Senato dello stato finché non si è arrivati alla firma di un bilancio molto controverso [1]. Se il voto non fosse andato a buon fine, lo stato si sarebbe ridotto a pagare i propri dipendenti con delle cambiali. La California, per il momento, ha evitato la bancarotta ma 46 dei 50 stati americani sono insolventi e nei prossimi due anni potrebbero richiedere l’avvio della procedura prevista dal Capitolo 9 sui fallimenti [2].

Uno dei quattro stati che non sono insolventi è un improbabile candidato per questo tipo di riconoscimento – il North Dakota. Come faceva osservare il mese scorso Charles Fleetham, un consulente di organizzazione aziendale del Michigan, in un articolo distribuito ai suoi mezzi d’informazione locali:
“Il North Dakota è uno stato scarsamente popolato con meno di 700.000 abitanti, conosciuto per il suo clima freddo, i suoi agricoltori isolati e un film di successo – Fargo. Eppure, per qualche ragione, resiste al cliché del mercato immobiliare secondo il quale il valore dell’abitazione aumenta in base alla zona in cui si trova. Dal 2000, il PIL dello stato è aumentato del 56%, i redditi personali sono cresciuti del 43% e i salari del 34%. Quest’anno lo stato ha un avanzo di bilancio di 1,2 miliardi di dollari!”



Che cos’ha lo stato del North Dakota che gli altri stati non hanno? Lo risposta sembra essere: una banca propria.

In effetti, il North Dakota possiede l’unica banca del paese di proprietà statale.

La legislatura dello stato ha costituito la Banca del North Dakota nel 1919. Fleetham scrive che la banca fu creata per liberare gli agricoltori e i piccoli imprenditori dalle grinfie dei banchieri degli altri stati e dai magnati delle ferrovie. Per legge, lo stato deve depositare tutti i propri fondi presso la banca e ne garantisce i depositi.

Tre funzionari eletti vigilano sulla banca: il governatore, il procuratore generale e il commissario all’agricoltura.

La missione della banca è quella di fornire dei servizi finanziari solidi che favoriscano l’agricoltura, il commercio e l’industria nel North Dakota. La banca opera come una banca dei banchieri, associandosi alle banche private per prestare denaro agli agricoltori, agli operatori del mercato immobiliare, alle scuole e alle piccole imprese. Eroga prestiti agli studenti (più di 184.000 prestiti in circolazione) ed acquista le obbligazioni degli enti locali dalle istituzioni pubbliche.
Eppure, potreste chiedere, come risolve tutto questo il problema della solvibilità? Lo stato non è limitato a spendere solamente il denaro che possiede? La risposta è no. Ai banchieri certificati con la targhetta è permesso fare una cosa che nessun altro può fare: possono creare “credito” tramite voci contabili nei loro registri.

Una licenza per creare denaro

Nel sistema di prestito a “riserva frazionaria” alle banche è consentito estendere credito (creare denaro sotto forma di prestiti) per una somma equivalente a numerose volte la loro base di depositi. In uno scritto del 1973 il parlamentare Jerry Voorhis descriveva così questo processo:
“Per ogni dollaro che la gente – o il governo – deposita in una banca, il sistema bancario può creare dal nulla e con un tratto di penna qualcosa come dieci dollari di credito o di conti correnti. Il sistema bancario può prestare ad interesse tutti quei dieci dollari finché può mantenere nelle riserve un dollaro, o poco più, come garanzia.” [3] Il fatto che le banche in realtà creino denaro attraverso voci contabili è stato confermato in un significativo opuscolo pubblicato dalla Federal Reserve di Chicago dal titolo “Modern Money Mechanics.”[4] L’opuscolo venne periodicamente riveduto fino al 1992, quando raggiunse la lunghezza di 50 pagine. A pagina 49 dell’edizione del 1992, si può leggere:
“Con un requisito costante del 10 per cento della riserva, un incremento di un dollaro nelle riserve sovvenzionerebbe 10 dollari di ulteriori conti correnti [prestiti creati sotto forma di depositi nei conti dei depositanti].” [4]
Il requisito del 10 per cento della riserva ora è ampiamente sorpassato, in parte perché le banche hanno capito come aggirarlo con strumenti come gli “overnight sweeps”. Quello che oggi limita maggiormente l’erogazione del prestito bancario è il requisito dell’8 per cento del capitale imposto dalla Banca per i Regolamenti Internazionali, la mente del sistema bancario centrale globale privato con sede a Basilea, in Svizzera. Con un requisito dell’8 per cento del capitale, uno stato che possiede una propria banca potrebbe aumentare le proprie entrate fino a 12,5 volte il loro valore nominale in prestiti (100 ÷ 8 = 12,5). E poiché lo stato è veramente il proprietario della banca, non dovrà preoccuparsi degli azionisti o degli utili. Potrebbe erogare prestiti ai mutuatari affidabili a bassissimo interesse, magari solamente con alcune spese di servizio per coprire i costi. E potrebbe erogare prestiti a sè stesso o agli enti locali ad un interesse dello zero per cento. Se questi prestiti fossero rinnovati all’infinito, l’effetto sarebbe equivalente alla creazione di nuovo denaro, esente da debito.

Pericolosamete inflazionario? Non se il denaro viene utilizzato per creare nuovi beni e servizi. Ne deriverebbe un’inflazione sui prezzi solamente quando la “domanda” (il denaro) supera l’”offerta” (beni e servizi). Quando aumentano insieme, i prezzi rimangono stabili.

Oggi ci troviamo in una pericolosa spirale deflazionistica, perché i prestiti si sono esauriti e il valore dei beni è colato a picco. Il monopolio della creazione del denaro e del credito da parte di una confraternita di banche private ha avuto come risultato il cattivo funzionamento del sistema creditizio e un crollo monetario. I mercati del credito sono stati congelati dalle sconsiderate scommesse speculative sui derivati di alcune grosse banche di Wall Street, scommesse che non solo hanno distrutto i bilanci di quegli stessi istituti ma che stanno infettando l’intero sistema bancario con dei detriti tossici. Per uscire da questa trappola del debito deflazionistico è necessaria un’iniezione nell’economia di nuovo denaro, esente da debito, una cosa che può essere compiuta al meglio attraverso un sistema di banche pubbliche dedite all’interesse pubblico, amministrando il credito come un servizio pubblico.

Alcuni esperti insistono sul fatto che dobbiamo stringere la cinghia e ricominciare di nuovo a risparmiare, per ricostruire il “capitale” necessario per far funzionare i mercati. Ma i nostri mercati, per la verità, stavano funzionando piuttosto bene fintanto che il sistema del credito era in attività.

Abbiamo gli stessi beni reali (materie prime, petrolio, conoscenze tecniche, capacità produttiva, forza lavoro e via dicendo) che avevamo prima dell’inizio della crisi.

I nostri operai e le nostre fabbriche sono inattivi perché il sistema del credito privato è crollato. Un sistema di credito pubblico potrebbe rimetterli di nuovo al lavoro. Il concetto che il “denaro” è un qualcosa che deve essere “risparmiato” prima di essere “preso a prestito” stravolge la natura del denaro e del credito. Il credito è solamente un contratto, un “monetizzazione” degli incassi futuri, una promessa di pagare in un secondo momento in base al risultato del proprio anticipo. Le banche hanno creato credito sui loro registri contabili per secoli, e questo sistema avrebbe funzionato piuttosto bene se non fosse stato per l’enorme tributo dirottato nei forzieri privati sotto forma di interessi. Un sistema bancario pubblico potrebbe risolvere quel problema e riportare gli interessi nelle casse pubbliche. Questo è il genere di sistema bancario che fu introdotto nella colonia della Pennsylvania, dove funzionò a meraviglia.

Ristabilire la solvibilità nel Michigan

Tra gli altri vantaggi per uno stato che possiede una propria banca ci sono le ragguardevoli somme di denaro che potrebbe risparmiare in interessi. Come fa notare Fleetham in merito al suo sofferente Michigan: “Secondo gli ultimi rapporti finanziari (disponibili online), la città di Detroit, il dipartimento degli acquedotti e degli impianti fognari di Detroit, l’aeroporto della contea di Wayne, le scuole pubbliche di Detroit, l’Università del Michigan e la Michigan State University pagano più di 800 milioni di dollari all’anno di interessi su un debito a lungo termine. Se aggiungete anche l’interesse pagato dalle altre cittadine del Michigan, dai distretti scolastici e dalle aziende di servizio pubblico, il costo per i contribuenti supera di gran lunga il miliardo di dollari all’anno. Che cosa fa Wall Street con il nostro miliardo di dollari? Decorano i loro uffici come fossero dei sovrani.”
La cosa interessante è che il disavanzo statale previsto per il 2009 è anch’esso di un miliardo di dollari. Se il Michigan non dovessere restituire un miliardo di dollari di interessi a Wall Street, il bilancio potrebbe essere in pareggio e lo stato potrebbe ritornare solvibile. Un banca di proprietà dello stato non solo fornirebbe credito esente da interesse ma potrebbe, in realtà, generare degli introiti. Fleetham fa notare che nel 2007 la Banca del North Dakota ha avuto un utile netto per 51 milioni di dollari su un volume di prestiti di 2 miliardi di dollari:
“Lo scorso anno, i cittadini del Michigan hanno pagato più di 5 miliardi di dollari di imposte sui redditi. Con una banca statale come nel North Dakota, potremmo ridurre questo peso fiscale, finanziare nuove imprese e risistemare i nostri acquedotti e le nostre fogne. E non dobbiamo sentirci dispiaciuti per Wall Street che ci perderà come clienti. Loro non hanno affatto ‘guadagnato’ il denaro che ci hanno prestato perché lo hanno creato con i computer e per giunta ci hanno addebitato gli interessi. Seguiamo l’esempio del North Dakota e liberiamoci da questa trappola di Wall Street.”

Portare l’iniziativa in California

Anche la California potrebbe fare questo. Robert Ellis è un conduttore di un talk show a Tucson che una volta lavorava per Wall Street e che è stato coinvolto nella costituzione di diverse banche e istituti finanziari. Nel gennaio di quest’anno, in una lettera indirizzata al governatore Schwarzenegger, ha suggerito che la California potrebbe risolvere le sue sventure finanziarie istituendo un banca sul modello della Banca del North Dakota. Ellis ha così scritto al governatore:
“Ammiro la sua tenacia nell’affrontare i problemi finanziari della California. La sua idea di utilizzare delle cambiali è stata ingegnosa ma esiste un modo migliore. Lo Stato della California può creare per statuto una banca propria ed emettere assegni propri per tutti i dipendenti dello stato... Inoltre, con la banca può pagare tutti i suoi venditori, gli appalti e gli appaltatori. E come se non bastasse, una volta che la banca sarà operativa, potrete finanzare i progetti statali e determinare il tasso di interesse pagato invece di essere alla mercé delle banche con cui oggi avete a che fare oppure il tasso di interesse che le banche di investimento vi fanno pagare per emettere obbligazioni. Nel fare questo, metterete lo stato al controllo del proprio destino e lo renderete il benefattore del proprio denaro.”
“Quello che sto proponendo non è nuovo. E’ stato fatto da un altro stato del paese [il North Dakota]. Perché dovreste continuare a pagare le banche per dei servizi e per gli interessi sui prestiti quando potete ottenere quegli interessi a vantaggio dello stato della California? Non sarebbe meglio se poteste finanziare dei vostri progetti infrastrutturali senza dover ottenere l’approvazione delle banche indipendenti o delle banche d’investimento? Inoltre, potrete stabilire il tasso di interesse sui vostri progetti. E potrete addirittuta fissarlo a zero se ritenete che il progetto valga abbastanza.”
Ellis si è offerto di dare una mano per la costituzione della banca, che pensava potesse essere creata per statuto in pochi mesi. Il Governatore non ha risposto, ma un po’ di pressione da parte degli elettori potrebbe far giungere una risposta.
Se questo non dovesse avvenire, sono stati introdotti in California l’iniziativa popolare e il processo di referendum. Questi due strumenti permettono la proposta di leggi dello stato direttamente da parte dell’opinione pubblica, e la riforma della Costituzione dello stato sia da parte di petizioni pubbliche (“l’iniziativa popolare”) che dalla legislatura che sottopone una proposta di riforma costituzionale all’elettorato (il “referendum”). L’iniziativa popolare viene realizzata elaborando una proposta di riforma costituzionale oppure uno statuto sotto forma di petizione, che viene presentata al Procuratore Generale della California insieme ad piccolo contributo, che nel 2004 era la modesta cifra di 200 dollari. La petizione deve esser firmata dagli elettori regolarmente iscritti che ammontano all’8% (per una riforma costituzionale) o al 5% (per uno statuto) del numero di persone che si erano recate alle urne alle ultime elezioni per il Governatore. [5]
Come diceva Gandhi “Quando il popolo farà strada, i leader si accoderanno”. Noi popolo possiamo battere i banchieri di Wall Street nel loro gioco, spingendo i nostri legislatori ad istituire banche di proprietà pubblica che possano creare credito utilizzando i medesimi princìpi che sono normalmente e usualmente accettati nelle attività dei banchieri stessi.

tratto da www.webofdebt.com



NORTH DAKOTA, IL MIRACOLO FATTO IN CASA

Strano succeda in America!

Qual è lo Stato che può vantare una disoccupazione al 4,4%? E aumenti del Pil a due cifre con incrementi dei redditi delle persone fisiche pari al 23% tra il 2006 e il 2009? Uno pensa: non può essere che la Cina. Sbagliato. Anche nell’ansimante America c’è chi va alla grande. L’autore di questo miracolo è il North Dakota, ovvero uno dei piccoli e in apparenza marginali tra i 50 che compongono la federazione statunitense.

La sua fortuna? Aver dato retta, tra il 1915 e il 1920, alla Nonpartisan League, un movimento locale che l’establishment tentò di fermare bollandolo come populista, ma che in realtà era lungimirante. Quel movimento indipendente propose agli elettori del North Dakota di non aderire al Federal Reserve System ovvero al circuito finanziario imperniato sulla Fed, la Banca centrale americana. Pensavano, i contadini dello Stato, che non ci si potesse fidare dei banchieri di Wall Street e che fosse più saggio avvalersi di un Istituto indipendente. Il tempo ha dato loro ragione.

Il successo del North Dakota è tutto qui: pur usando il dollaro come valuta di scambio, oggi è l’unico Stato americano che non dipende dalla Federal Reserve. A garantire le sue riserve sono i cittadini, i quali, in caso di dissesti finanziari non potrebbero avvalersi dell’assicurazione federale sui depositi. Lo Stato corre un rischio, ma ipotetico: in oltre 90 anni di vita l’istituto non è mai stato in difficoltà ed è passato indenne attraverso ogni crisi.

Per legge lo Stato e tutti gli enti pubblici devono versare i fondi nelle casse della Banca centrale del North Dakota, che li usa non per ottenere utili mirabolanti, né per oliare indebitamente le banche private, ma per aiutare la crescita dello Stato. Di fatto agisce come un’agenzia di sviluppo economico e dunque sostiene progetti d’investimento, concede finanziamenti a tassi molto bassi, nonché un numero impressionante di prestiti agli studenti a condizioni eque.

Sarà per la mentalità contadina di quella gente o per le virtù civiche sia degli amministratori della banca che dei cittadini, ma il tasso di spreco e di inefficienza è bassissimo. Per dirla in altri termini: quegli investimenti non sono sprecati in progetti insensati o improduttivi, dunque non producono carrozzoni parapubblici con interessi e prospettive clientelari, ma producono ricchezza nel territorio e dunque nuovo gettito fiscale, nuovi fondi per la banca; insomma, generano un ciclo virtuoso.

Sembra l’uovo di Colombo, ma altro non è che il trionfo del buon senso. In ultima analisi lo scopo della banca centrale di un Paese dovrebbe essere quello di agevolare uno sviluppo economico armonioso e senza squilibri finanziari o inflazionistici. La Bank of North Dakota ci riesce a tal punto da chiudere ogni anno in utile (nel 2009 per 58 milioni di dollari), denaro che torna ai legittimi proprietari ovvero ai contribuenti. Il sistema funziona così bene che diversi Stati americani vogliono imitarlo. E mica solo staterelli, anche colossi come California, Ohio, Florida, stufi di un meccanismo che negli ultimi trent’anni ha creato una ricchezza illusoria.

La Federal Reserve, infatti, non appartiene ai cittadini americani, ma alle banche, che pertanto sono i suoi azionisti di riferimento, così come, peraltro, avviene per la Banca d’Italia. Il liberista Ron Paul da anni sostiene, inascoltato, che una Banca centrale non è nemmeno contemplata dalla Costituzione americana e che di fatto tradisce lo spirito dei fondatori degli Stati Uniti d’America. Furono gli ambienti di Wall Street, nel 1914, a indurre il presidente Wilson a creare la Fed, la quale, però, nel corso dei decenni ha assunto compiti e generato dinamiche devianti, sottraendo al popolo la sovranità finanziaria.

Contrariamente alla Fed, la North Dakota Bank non ha bisogno di considerare interventi straordinari a sostegno di un’economia asfittica, né di comprare i Buoni del Tesoro invenduti, per la semplice ragione che lo Stato non ha debiti ed è addirittura in surplus. La North Dakota Bank non ha seguito la moda dei subprime, né della cartolarizzazione dei debiti, né delle altre diavolerie finanziarie escogitate negli ultimi anni dai dissennati e avidissimi manager delle grandi banche d’affari. Ha continuato ad essere una banca centrale al servizio della comunità, capace di mettere a disposizione dei privati le risorse necessarie per avviare imprese che poi non vivono di sussidi, ma secondo le regole di mercato. È la rivincita di un’America semplice e vincente, ma di cui nessuno parla mai.

tratto da www.ilgiornale.it

martedì 9 novembre 2010

Conferenza


Sabato 13 novembre nella sede dell'Associazione Italica Varese si terrà una conferenza dal titolo "Islam: una religione aggressiva". Relazionerà il prof. Lodovico Ellena. Siete tutti invitati.

martedì 2 novembre 2010

Lasciarsi invadere è giusto?

Lasciarsi invadere è giusto? Per l’industria in cerca di bassi costi lavorativi Sì, per tutti gli altri NO!


Felice Belisario dell’IDV scrive: “Immigrati, l’Italia dimostri di essere un Paese moderno”.

Il parlamentare sostiene che gli extracomunitari… bla bla bla… aprire le frontiere… Italia dimostri… Caritas “dando i numeri” annuncia che 4919000 immigrati sono nel territorio…

Quante stupidaggini si scrivono per poca cultura e scarso raziocinio spesso mascherati da altruismo, ma, in realtà, nascondenti profondo egoismo e velata illogicità!

L’aiuto alle nazioni, e popoli in via di sviluppo deve essere fornito lasciandoli nei loro territori. Lì, dovranno essere costruite scuole, ospedali, strade ed instaurata un’economia locale sorretta da tecnologia e lavoranti indigeni, anche lasciando la massima libertà di culto.

L’OPERAZIONE COSTEREBBE ASSAI MENO CHE “OSPITARLI” IN PAESI DIVERSI, DOVE QUEI MIGRANTI SARANNO “SCHIAVIZZATI” DALL’IMPRENDITORIA COME MANOVALANZA A BASSO COSTO CHE FARA’ CROLLARE IL MERCATO DEL LAVORO AUTOCTONO SCATENANDO UNA GUERRA SERVILE, IN PAROLE SEMPLICI: “DISGRAZIATI BIANCHI CONTRO DISGRAZIATI COLORATI“.

Ma poiché esiste gentaglia come quelli del Bilderberg, e Bill Gates e del Bnai Berith che parlano apertamente d’eugenetica (eu = buona in greco), soltanto per loro interesse di cafoni arricchiti, di che futuro cianciamo. Tanto per rilevarlo, da sanitario, la riduzione della fertilità di riproduzione delle genti è già in atto da più anni con pesticidi, SCIE CHIMICHE e porcherie varie CANCEROGENE DISSEMINATE IN ACQUE E TERRENI! Il fenomeno della riduzione delle nascite è già stato riscontrato anche su pesci, anfibi, uccelli che hanno lo stesso meccanismo ormonale umano in proposito di agenti riproduttivi.

Affermano, i malnati cafoni sopracitati, che le risorse terrestri siano scarseggianti, così credono i potenti e ci lasciano credere, perciò per propria iniziativa amministrano i diritti su chi avrà vita e chi non l’avrà. Questa l’amara, ma vera realtà!

Agli assertori del “colorato extracomunitario vieni qua”, dunque, anche allo scrivente l’articolo che commento, bisogna rammentare che sì, dove mangiano tre mangiano quattro, ma dove poco mangiano mille non mangeranno diecimila, e questo non è egoismo, è pura logica!

In ultimo ricordate sempre che: “I GRANDI SEMBRANO GRANDI PERCHÉ GLI ALTRI STANNO GENUFLESSI“.

E, tanto per pareggiare i conti tra politica partitocratica e chiesa cattolica, non dimentichiamo che gran colpe per come si comporta l’odierna società occidentale sono ad essa da addebitare! Chiesa che, tra l’altro, mentre chiede di ammettere in Italia sempre più colorati, aumenta a dismisura gli affitti di locazione del proprio immenso patrimonio immobiliare sparso nello stato ytalyota che …lascia fare, e, rammentiamo anche che la chiesa non ospita nei giardini vaticani nessun accampato Rom … ehi è disdicevole… ma quel Francesco d’Assisi che crearono santo, al papa e colleghi della sacra bottega ha insegnato qualcosa? E quel loro Gesù che nel tempio sferzò i mercanti a chi serve d’ammonimento?

C’è allora amaramente da ricordare quel grande che scrisse: “… chi vuol esser lieto sia del diman non v’è certezza”, oppure disperarsi come la vecchietta che esclamò… “la vedo grigia…” non è dato conoscere a cosa si riferisse! Ma siccome in medio stat virtus, e la logica spiega con Menennio Agrippa che… ve lo ricordate con la sua parabola rivolta ad arconti e plebe… è doveroso aiutare chi ha necessità secondo proprie esigenze nel suo territorio dove ha radici, amori e Patria, si deve farlo! Oh… e li chiamano spregiativamente pagani facendo intendere che sono d’animo ribaldo… ma un esame di coscienza mai?

giovedì 28 ottobre 2010

Forza Nuova: "basta chiacchiere, via i violenti e gli ubriachi"

Articolo tratto da www.varesenotizie.it

Forza Nuova interviene a gamba tesa sul problema della sicurezza di piazza Repubblica e propone una "ricompensa" per tutti i nord-africani che faranno i nomi dei loro connazionali più violenti che sono soliti turbare la tranquillità della zona. "Martedì 26 ottobre 2010 piazza della Repubblica, nel cuore di Varese, si è trasformata, per l'ennesima volta, in un luogo dove non vige la legge dello stato italiano ma la legge della giungla - si legge in un comunicato del partito di destra -, in cui scorrazzano branchi di nord-africani violenti e ubriachi. Non è il primo caso di risse e azioni violente che accadono di fronte al centro commerciale Le Corti e zone limitrofe".

L'APPELLO

Gli stessi rappresentanti di Forza Nuova si chiedono poi che cosa aspetti il sindaco Fontana ad intervenire in maniera pesante e risolutiva: "E' accettabile che a poche centinaia di metri dal comune vi sia una terra di nessuno in cui le persone per bene non possono andare, in cui quelle iene chiamate spacciatori commerciano morte?! E' troppo chiedere ai responsabili della sicurezza e ai rappresentanti delle istituzioni di dare risposte alle sempre più pressanti invocazioni di aiuto di commercianti e cittadini residenti?! Vogliamo che i signori della Lega si decidano a smettere di parlare fumosamente di sicurezza per darci invece quella sicurezza tangibile indispensabile al viver comune. Siamo stanchi di discorsoni pre-elettorali. Chi ha le responsabilità agisca immediatamente nelle prossime ore per bonificare quella palude infetta di criminalità che è sotto gli occhi di tutti. A questo punto Forza Nuova Varese, da sempre al fianco dei cittadini onesti, non esclude, in mancanza di risposte soddisfacenti, di compiere azioni pubbliche necessarie allo sgombero di questi parassiti sociali".

LA PROPOSTA

Per combattere il clima di omertà e paura che regna incontrastato, Forza Nuova fa un appello a coloro della comunità straniera che conoscono i nomi dei responsabili dei violenti scontri, affinché collaborino all'indagine. Chiunque, tra la comunità nord-africana, nel rispetto della legge e vincendo i propri timori, sia in grado di dare informazioni utili alla cattura dei soggetti coinvolti, avrà tutta la nostra gratitudine e una ricompensa adeguata.

lunedì 25 ottobre 2010

La Casta si Difende

Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei
Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo
solo 5 anni di legislatura, in quanto affermava cha tale trattamento risultava
iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni
di contributi per avere diritto ad una pensione. Ecco il risultato del voto:


Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato si : 22
Hanno votato no : 498

Non ne hanno dato notizia ne radio, ne giornali, ne Tv.

venerdì 22 ottobre 2010

IMPORTANTE INCONTRO!

Sabato pomeriggio 23 Ottobre alle ore 15.00 presso la nostra sede si terrà la prima riunione programmatica.

Verranno messi all'ordine del giorno:
16 Ottobre com'è andata , commenti e giudizi ricevuti dall'esterno.
Azioni future da svolgersi sul territorio sia come FN che come LS .
Autofinanziamento Sezione cosa manca, cosa dovremmo mettere in programma di acquistare.
Elezioni Comune di Varese e circondario.Presentare le liste in che comuni ?
Elezioni scolastiche punto della situazione.
Vostre proposte, critiche ed altro.Quindi, azionate l'omino del cervello.
Gruppi di Studio , conferenze , dibattiti cosa bolle in pentola.
Azioni FN Lombardia alle quali bisogna essere presenti.

Quindi tutti i Responsabili delle varie Zone e di Lotta Studentesca , i militanti attivi e non, sia di Ls che di FN sono obbligati a partecipare.Quindi se avete impegni rimandateli spostateli fate quello che volete ma esserci è importante.

Un Uomo si giudica per quello che fà

Ci si vede

Gianfranco
Ieri abbiamo inaugurato la Nuova sede Varesina di Fn presso il Circolo Italica.
Presenti Oltre a Roberto Fiore Segretario Nazionale ,Gianni Correggiari Vice Segr Nazionale,Adriano Rebecchi del Mnp, il Promotore del Comitato No 194.

Siamo finalmente riusciti a dare a Forza Nuova Varese uno spazio , opera non facile e credetemi molto impegnativa , e che necessiterà dell impegno costante dei Militanti Varesini.
La sede è costata in tutto tempo sacrificio soldi ,svolgere lavori e mansioni che nessuno avrebbe mai pensato di svolgere : Imbinchino, elettricista,fabbrro Muratore ed infine donna delle Pulizie e aiuto cuoco.

La il vedere quell'ambiente vuoto colmo di gente, dopo settimane di duro lavoro ci ha riempito di Orgoglio.
Io c'ero, i miei Camerati c'erano, e chi non è venuto. Bhe mi spiace per lui ma un'emozione così sarà difficile riprovarla.
Fn Varese ha ripreso la marcia da ca. 1 anno e mezzo; in molti si sono avvicinati ,ma in altrettanti hanno lasciato. Certo, risulta molto più comodo andare ai concerti con la Felpa Giusta o stare a casa a pigiare sui tasti del PC , il fare politica implica impegno e sacrificio e non tutti sono disposti a sopportarlo. Il loro essere Borghesi non si riesce a nasconderlo con una felpa.
Un Uomo si giudica per quello che fa e non per quello che promette o farà forse un giorno. Forza Nuova Varese, in così poco tempo ha fatto passi enormi.
Ha una Sezione vera fatta di Mattoni un fatto incontrovertibile.Fatto che molte altre realtà se lo possono solo sognare .
Casa Pound a Varese non ha sede. Fiamma tricolore non ha sede , e qui mi fermo per decenza.
Noi l'abbiamo, e a detta di Fiore e di molti degli intervenuti una tra le più belle e spaziose che ci siano in giro per L'Italia.Continuo a ricevere messaggi di complimenti sia per la sede che per la Cena.

Il Solco è segnato ora tocca a Noi/Voi.
Facebook ed altre cazzate lasciatele pure a quei quattro mentecatti con tremila amici virtuali .I miei camerati saranno anche pochi, ma sono Veri.

Ora Posso dirlo.


Gianfranco

Forza Nuova Varese

giovedì 14 ottobre 2010

Noi Non Tradiamo!!

Come emerge dall'articolo che segue, comparso ieri su Il Riformista, solo Forza Nuova e il MNP restano la stella polare per chi non si è arreso ai nemici del nostro paese. Come ribadito da Roberto Fiore nell'importante convegno di Fabro, sabato scorso, i voti di FN non sono in vendita perchè non è in vendita la nostra anima.
Gli altri vadano dove vogliono, noi restiamo all'opposizione
Al fianco dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, delle famiglie, dei giovani senza futuro
Contro tutte le mafie
Contro tutte le massonerie
Per la sovranità nazionale
Per la rinascita dell'Italia

Nicola Cospito
Ufficio Stampa MNP/Forza Nuova




Dopo “La Destra”, anche Puschiavo, Fiamma Tricolore e CasaPound. Con Berlusconi tutta l’Italia nera!
di Alessandro Calvi

Occhi aperti sui naziskin, suggeriva Nicola Mancino. Era il 1992, e l’allora ministro dell’Interno si riferiva anche alle formazioni che avevano in Piero Puschiavo il leader. Da allora Puschiavo di strada ne ha fatta. E, se tutto gli andrà bene, chissà se non si apriranno per lui le porte di Montecitorio. Silvio Berlusconi, infatti, sembra ormai deciso ad aprire ogni porta all’estrema destra. La quale, peraltro, nel Pdl ha già sfondato da tempo con uomini e mezzi.
Era il 1992, dunque. L’anno successivo Gianfranco Fini sarebbe stato sdoganato da Silvio Berlusconi, allora imprenditore rampante che si preparava a scendere in campo. Ora che Fini sta provando a prendere il largo da solo, il Cavaliere si sta attrezzando per nuovi e ancor più arditi – arditi, appunto – sdoganamenti.
Sosteneva sempre nel 1992 Puschiavo: «Sono contrario ai matrimoni misti perchè l’imbastardimento della razza porta alla perdita delle proprie tradizioni, quindi si perde la forza di popolo, si perde la purezza del sangue». Da allora per lui poco è cambiato. «L’Italia non è terra d’immigrazione», si legge nel programma 2010 di Fiamma Futura, la formazione nella quale milita. Ed è anche con queste idee che questo pezzo di estrema destra prova a entrare nel salotto buono della politica italiana, disposta a farsi berlusconizzare come a suo tempo fece Fini.
Puschiavo vede il Pdl attraverso il passaggio offertogli da Francesco Storace. Ma Puschiavo non è solo e, anzi, è in ottima compagnia, per così dire. C’è chi inneggia alla marcia su Roma, chi va in pellegrinaggio a Predappio, ci sono ex naziskin e pezzi della ultra-destra da stadio. E ci sono i grandi classici della destra come Luca Romagnoli – famoso anche per una frase sulla esistenza delle camere a gas nei lager nazisti («Francamente non ho nessun mezzo per poter affermare o negare», disse ai microfoni di Sky) – e tutti coloro i quali negli anni hanno scomposto e ricomposto la destra e che ora, per lo più, finiranno risucchiati dal Cavaliere.
Romagnoli, ora, sembra oscillare sul da farsi dopo la rottura con Puschiavo sull’approdo nell’orbita berlusconiana. Ma non c’è soltanto Storace a fare da ponte. C’è anche Riva Destra che è una sorta di sponda interna al Pdl per tutti coloro che senza voler passare per i buoni uffici di Storace, stanno riflettendo sul futuro. E qui ad attenderli c’è l’area raccolta attorno a Daniela Santanché e anche quella che fa riferimento a Fabio Rampelli. E alla fine Roberto Fiore e la sua Forza Nuova rischiano di essere gli unici a rimanere fuori dal cerchio magico tracciato da Berlusconi. Ma se il gioco vale la candela è ancora da vedere.
La quota di partecipazione è di 35 euro. Con quella cifra si può partecipare alla «tradizionale cena dei Camerati milanesi, Saluto agli ex Combattenti della Repubblica Sociale Italiana», per la ricorrenza della marcia su Roma, avverte un sito riconducibile a Roberto Jonghi Lavarini, il Barone nero, come lo chiama Paolo Berizzi su Repubblica dove così lo descrive: «Sostiene le destre germaniche, il partito boero sudafricano pro-apartheid – il simbolo è una svastica a tre braccia sormontata da un’aquila – e rivendica con orgoglio l’appartenenza alla fondazione Augusto Pinochet». Tra i siti segnalati dalla Destra per Milano, formazione alla quale appartiene Jonghi Lavarini – che chiama i suoi «Camerati» – è un tripudio di Mussolini, X Mas, Rsi, che si mescolano con i nomi di Silvio Berlusconi e Romano la Russa, esponente di spicco del Pdl milanese e fratello di Ignazio. Se questo accade a Milano, anche a Roma la destra non ci sta più a rimanere fuori dalla porta, soprattutto se l’invito del Cavaliere è evidente. A Roma, poi, Gianni Alemanno, accreditato come probabile delfino proprio di Berlusconi, ha tentato, seppure in piccolo, la stessa operazione tentata da Berlusconi con Storace.
Giuliano Castellino sulle Ragioni del Socialismo si descrive come un «militante nazional-popolare», e «un grande tifoso giallo-rosso». Con il suo Popolo di Roma fa il puntello a destra di Alemanno, e si è reso protagonista di iniziative che hanno sollevato più di una polemica. «Noi siamo un’associazione autonoma, organica al Pdl, che vede nel sindaco di Roma un altissimo punto di riferimento politico», dice. E parla di «rinascimento romano», «rivoluzione identitaria», «modernizzazione conservatrice», «partecipazione, romanità, territorio, militanza, contaminazione».
Se, poi, tutto ciò non basta, c’è anche Casapound, che però è una realtà autonoma, molto forte non soltanto a Roma e con una capacità di attirare giovani che i politici che bazzicano il Transatlantico dovrebbero studiare, visti i risultati. Però, per quanto autonoma, anche Casapound non sembra indifferente al richiamo berlusconiano seppure declinato soltanto in chiave localistica. Così, può capitare che un candidato appoggiato da Casapound di Milano, Massimo Buscemi, finisca per essere nominato assessore alla Cultura nella giunta di Roberto Formigoni.
Faceva notare Mario Pirani su Repubblica che «scorrendo i vari siti che inalberano fiamme tricolori, fasci e persino forche (vedi il sito di “Patria e Libertà” che rivendica la pena di morte) colpisce il fatto che dopo il riavvicinamento di Storace a Berlusconi tutti questi gruppi estremistici ed esplicitamente filo-repubblichini accompagnino i loro singoli stemmi con quello del PdL, quale bollo di libera circolazione all´interno della maggioranza di governo». Ma Pirani, per ora, appare come una sorta di esploratore solitario di questo versante del berlusconismo del terzo millennio. E così, quasi in silenzio, quella libera circolazione «da un lato reimmette nel profilo informe del PdL i veleni di cui An si era in gran parte liberata; dall’altro autorizza alla diffusione del peggio dell’ideologia razzista del fascismo». Se è vero, quelle barzellette raccontate dal premier e che di recente hanno fatto sobbalzare in molti sulla sedia sono un pessimo segnale, come anche l’accenno alla Kippah fatto da Ciarrapico in Parlamento.
Tutto questo sembra soltanto l’antipasto di ciò che verrà servito in tavola. Attorno al desco, post-fascisti per nulla ex, tutti insieme appassionatamente in marcia su Roma. Alla testa, come sempre, Silvio Berlusconi che potrebbe scegliere come colonnella quella Daniela Santanché che quel mondo girato a destra lo ha frequentato sino alla conversione sulla strada di Arcore. (ilriformista.it)

venerdì 1 ottobre 2010

Intervista con Francesco Mangiaracina a pochi giorni dall'apertura a Massa

Fonte: www.quotidianoapuano.net A pochi giorni dall'inaugurazione della sede di Forza Nuova, QuotidianoApuano ha incontrato il leader locale del movimento, Francesco Mangiaracina, per fare il punto della situazione e parlare delle prossime iniziative. -Negli ultimi anni siamo cresciuti a tal punto da poterci autofinanziare una sede in centro: per noi è una grande soddisfazione- ha spiegato il giovane- Vede, le sedi politiche a Massa sono di tre tipi: quelle di partito, mantenute dal politicante di turno; quelle occupate abusivamente, e talvolta finanziate dalle istituzioni locali; e poi la nostra, sostenuta dallo sforzo mensile di militanti e simpatizzanti. -La sinistra antagonista non ha visto propriamente di buon occhio l'apertura della sede, e un partito in particolare ha già organizzato una manifestazione contro di voi per il 9 ottobre...- -Questi non sono problemi nostri, ma loro. Per quanto ci riguarda, quando un movimento ha i permessi legali per manifestare, e la volontà di farlo nel rispetto degli altri, lo può fare benissimo. Mi consenta solo di far notare che i Carc hanno annunciato di voler manifestare in Galleria Buonarroti, che però è proprietà privata: ecco, questo sarebbe decisamente inopportuno. -Tuttavia deve riconoscere che anche in occasione dell' inaugurazione di sabato la città è stata blindata e ciò ha creato disagi alla cittadinanza, soprattutto ai negozianti- -Purtroppo è vero, ma credo che i massesi inizino a capire chi sono quelli che vogliono solamente creare tensione, attraverso un linguaggio e un atteggiamento violento, e chi, nel 2010, si preoccupa esclusivamente dei problemi della gente e cerca di dare un contributo per risolverli. Le faccio un esempio: sa cosa stiamo organizzando noi, mentre qualcun'altro, essendo incapace di proporre progetti costruttivi, ragione solo in virtù di antistoriche questioni ideologiche ?- -No...che cosa?- -Bene: le annuncio che offriremo uno sportello Caf ai cittadini, del tutto grauitamente. Questa è una delle nostre prossime iniziative: concrete e vicine alla gente, come sempre.- -Torniamo alla sede: che attività avete iniziato a promuovere al suo interno in questi giorni?- -Da settembre abbiamo ripreso a fornire ripetizioni a prezzo sociale agli studenti che ne hanno bisogno: quest'anno, con la sede, l'attività sarà più agevole. D'altronde, più in generale, uno degli scopi principali della sede è essere un punto di ritrovo per i giovani massesi-

martedì 28 settembre 2010

IN ALTO I CUORI!!

Il 29 Settembre 2010 ricorre il 13° anniversario della fondazione di Forza Nuova

Il 29 settembre 2010 ricorre il 13° anniversario della fondazione ed intendiamo celebrarlo e rinnovare il giuramento con Onore e Fedeltà.
Era il 29 settembre 1997 quando con un giuramento solenne e con la protezione di San Michele Arcangelo venne fondata Forza Nuova.
In questo giorno, ogni militante rinnova solennemente la sua dichiarazione di fedeltà alla causa forzanovista, invocando l´intercessione potente del principe della milizia celeste San Michele Arcangelo, che la Tradizione cattolica ci presenta come colui che guida le schiere angeliche fedeli a Dio [la Santissima Trinità, ossia Padre, Figlio (Gesù Cristo) e Spirito Santo], contro la ribellione di Lucifero.
Il significato del nome Michele è un atto di fedeltà ed un grido di guerra insieme: fedeltà a Dio ed al Suo ordine, guerra a chi lo nega, ossia Lucifero e le sue schiere. Michele, infatti, vuol dire "chi come Dio", e questo è il grido che lancia l´Arcangelo di fronte alla ribellione di chi non accetta il piano del Creatore.La figura di San Michele Arcangelo si manifesta, dunque, in quello che può essere considerato l´atto sovversivo per antonomasia, appunto il "non serviam" di Lucifero, il rifiuto di servire Dio ed assecondare il Suo piano; l´atto di cui la lotta fra l´ordine e l´antiordine, che si combatte tra gli uomini nel tempo e nello spazio, ne è il drammatico riflesso. San Michele è, quindi, la guida celeste di quanti si schierano sotto le insegne della Santissima Trinità e combattono per difenderne ed affermarne l´ordine nella società degli uomini, contro i divulgatori di empietà; ma è anche guida ed aiuto per il combattimento che ciascuno di noi è chiamato a condurre interiormente, contro tutto ciò che deturpa la nostra dignità di uomini e di cristiani.
La Chiesa cattolica romana insegna ad invocarne l´aiuto con queste parole: "Sancte Michael Arcangele defende nos in proelio". Nel corso del cosiddetto medioevo, ossia durante l´epoca della Cristianità europea romano-germanica, che fu periodo di grande fede e devozione - ove la religione occupava il vertice nella vita dei singoli e nella gerarchia dell´ordinamento politico e sociale - la figura di San Michele è stata dominante e veneratissima. La cavalleria, ossia l´ordine dei combattenti e dei difensori della fede e della società cristiana, ha come patrono e difensore proprio San Michele (Duce della cavalleria celeste), essendo, invece, San Giorgio l´archetipo della santità cavalleresca.
La scelta di Forza Nuova di porsi sotto il patrocinio di San Michele Arcangelo, manifesta la consapevolezza di partecipare ad una battaglia i cui termini sono solo di riflesso politici, economici e sociali.E la maniera migliore di dimostrare tale consapevolezza , non può che essere rappresentata da uno stile di vita coerente.

giovedì 23 settembre 2010

Castel Volturno, Fiore appello al sindaco: sostenga la nostra mobilitazione

Il segretario di Forza Nuova Roberto Fiore interviene a proposito della città di Castel Volturno, letteralmente occupata da oltre 15 mila immigrati clandestini, per lo più dediti ad attività criminose ed annuncia una manifestazione per la settimana prossima: "Castel Volturno è l'esempio,il simbolo di quello che succede quando una comunità è abbandonata dallo stato e dal Governo. Il Governo fece delle promesse, non le ha mantenute. Castelvolturno è l'Italia di domani. L'unico modo per reagire sta nell'unità popolare che Forza Nuova intende supportare. La settimana prossima faremo una manifestazione per chiedere l'immediata espulsione di tutti i clandestini presenti in loco, e chiediamo al sindaco di intervenire e partecipare:solo un popolo unito può essere abbastanza forte per ribaltare questa situazione."

Arresti Abruzzo: Pd e Pdl “bicamerale di corrotti”

Cambiano i colori, cambiano le giunte ma il risultato è sempre lo stesso. Ed il tintinnio suona, stavolta, per la questione rifiuti toccando un uomo di giunta legato alla Sanità regionale: come a dire, insomma, che gira e rigira nei piatti dei politici italiani il menu dell'ingrasso è sempre il solito, rifiuti e sanità. Un vero schifo, se consideriamo che proprio la giunta Del Turco cadde per mazzette e tangenti e che il centrodestra si insediò sugli scranni più alti del consiglio regionale abruzzese proprio per il fuggi-fuggi, che derivò da quell'ondata di ordinanze cautelari, degli uomini di centrosinistra. Chi oggi s'indigna ieri era colpevole, chi ieri s'indignava oggi è in galera: il popolo italiano ed abruzzese, invece, è sempre lì, sempre più nauseato e ridotto alla fame per i lussi e le cricche di una Casta che, anche quando aveva incassato colpi in apparenza mortali, non ha mai conosciuto flessione ed anzi, come fosse un gioco borsistico speculativo, ha aumentato le proprie posizioni di potere, arrivando a generare un sistema dei sistemi tale da inorridire anche George Orwell, creatore di romanzi distopici come '1984'.Pd e Pdl andassero a raccontare le loro favolette da qualche altra parte, Forza Nuova ed il suo popolo sono stanchi di ascoltare sempre le solite buffonate. Distruggeremo, insieme agli abruzzesi, questa bicamerale di poteri occulti e di tangentari, andando alle elezioni immediatamente e dimostrando che l'onestà, il rigore e l'onore non sono valori che si acquisiscono con i soldi ma con il sacrificio e l'umiltà di chi ha, davvero, desiderio di governare senza intaccare i diritti dei cittadini.

Ufficio Stampa
Forza Nuova Abruzzo

lunedì 20 settembre 2010

Campo d'Azione a Orvieto

Forza Nuova Varese sarà presente all'appuntamento!
Chi volesse partecipare contatti Gianfranco, Davide o Luca per organizzare le macchine!


LEGA DELLA TERRA

sabato 18 settembre 2010

LEGA DELLA TERRA - COMUNICATO STAMPA N° 1

NO ALL’ ENERGIA DA BIOMASSE.
SALVIAMO L’ AGRICOLTURA ITALIANA.


Lega della Terra e Forza Nuova denunciano la grande truffa ai danni dell’agricoltura italiana :
produrre energia con le biomasse, in particolar modo con le piante di mais.
Un conto è autorizzare piccoli impianti di biogas ad uso aziendale, per convertire i liquami zootecnici in energia, e rendere autosufficienti le aziende agricole, altro conto è autorizzare grandi impianti privati che usano il mais per produrre energia, specie in pianura padana, sottraendo terra e cereali agli usi zootecnici. Solo a Cremona quest’anno sono stati autorizzati 50 impianti, 32 a Brescia, 16 a Lodi. Questi impianti, ben finanziati dalle banche in base ai certificati verdi e di proprietà industriale, sfruttano le agevolazioni fiscali dell’agricoltura, ma di agricolo non hanno un bel niente, producendo infatti energia per fini industriali. Tali impianti hanno già innalzato considerevolmente il prezzo dei cereali e degli affitti delle terre, e stanno mettendo in ginocchio il comparto zootecnico, bovino e suino, già provato dai bassi prezzi del latte e della carne.

Inoltre la scellerata pratica di usare biomasse per uso energetico, con coltivazioni in monocoltura intensiva, come il mais, vanno ad impoverire sempre più la struttura del terreno e le sue riserve in sostanza organica, per il fatto che non vengono rimpiazzati da reflui zootecnici ma solo da concimi chimici. Questa pratica ci porterà ben presto alla desertificazione dei nostri terreni, il tutto in nome del profitto e dei bisogni energetici dell’industria.

La coltivazione intensiva in monocoltura, che ci ha dato enormi rese ettaro ma la perdita dei gusti e dei sapori , già prevede l’uso di enormi quantità di veleni per il controllo dei parassiti e delle malerbe. Ora le multinazionali propongono l’uso degli Ogm che, pur essendo meno dannosi dei veleni , perseguono comunque sulla via di una agricoltura intensiva monoculturale, a danno della biodiversità, e della lotta biologica tradizionale, che prevedeva il controllo delle malerbe e dei parassiti con la rotazione di varie colture sullo stesso terreno. Pratica antica che prevedeva la salvaguardia della fertilità del terreno, con le sue migliaia di specie viventi, e logicamente il ritorno ad essa di sostanza organica che verrà poi trasformata dai batteri in humus.

Lega della Terra e Forza Nuova chiedono una politica nazionale a favore dell’agricoltura, della ruralità e della salvaguardia della tipicità delle nostre produzioni. Chiedono maggiore attenzioni verso il mondo agricolo, salvandolo dalle facili speculazioni e dal consumo di terra coltivabile.

Dott Paolo Zattoni - Coordinatore Nazionale Lega della Terra -
Cell 340-9653686

Per maggiori informazioni
dott Paolo Zattoni - Gardone Riviera - BS -
Coord Nazionale Lega della Terra -
cell 340-9653686

PROSSIMI APPUNTAMENTI

MILANO: 18 Settembre a Milano conferenza con Gianni Correggiari vice segr Nazionale.
ORVIETO: 9 Ottobre Campo d'Azione di Forza Nuova presenti anche rappresentanti . di altri Movimenti Collegati a FN quali il Movimento Nazional Popolare.
VARESE: 19 Ottobre Ricchi premi e Cotillons all' Italica
BRESCIA 13 Novembre Brescia Corteo Nazionale FN

E' dovere di tutti i militanti partecipare il più possibile alle iniziative proposte da FN.

Inoltre servono Giovani Arditi che aiutino i soliti noti a procedere con i lavori della sezione.

FN Varese parteciperà a tutte le iniziative sopraindicate, se qualcuno ha intenzione di partecipare a qualcuna delle iniziative Si dia presente contattando Gianfranco, Davide o Luca anche per organizzare le macchine.

FORZA NUOVA UNICA OPPOSIZIONE!

Rom, Forza Nuova: Sarkozy li espelle e Alemanno gli accoglie

Il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore interviene a proposito dello scontro Barroso-Sarkozy in merito alle espulsioni di rom da parte della Francia:"ecco cos è l'Unione europea che questi stati hanno voluto: un sistema burocratico insensibile alle esigenze dei popoli. La Francia non sta facendo nulla di eccezionale, sta solo usufruendo del limite di ordine pubblico previsto da ogni ordinamento statale:è chiaramente una mossa propagandistica dettata però da un problema reale, che ovviamente a Bruxelles si finge di non vedere. Quando da eurodeputato mi espressi per il reimpatrio dei rom, venni accolto con sarcasmo, ed oggi la Francia inizia o almeno prova a dare un segnale. Peccato che tali rom siano diretti nel nostro paese, ove sono a quanto pare benvoluti dal sindaco Alemanno che blatera-dimentico della realtà delle cose- di "modello autonomo di collaborazione" per nascondere l'incapacità di gestire il fenomeno nomadi:lui i campi li sposta anzichè chiuderli. "

martedì 17 agosto 2010

Governo tecnico, Fiore: perche' non Gelli premier?

Il segretario di Forza Nuova Roberto Fiore, a seguito della proposta di un "governo tecnico" guidato da Giuseppe Pisanu, rilancia:"a questo punto, andiamo sul sicuro: io propongo come Presidente del Consiglio Licio Gelli, e nel caso rifiutasse, Carboni, che vanta una solidissima amicizia con Pisanu. Per lo meno vi sarebbe più sincerità. E' paradossale che i finiani invochino un giorno si ed uno si le dimissioni di Verdini e del sottosegretario alla giustizia Caliendo per poi riporre cieca fiducia nella persona di PISANU. Noi invochiamo le dimissioni di un'intera disgustosa classe politica parlamentare."

domenica 8 agosto 2010

Afghanistan, Forza Nuova: rifinanziamento al Senato è atto inqualificabile

Il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore ed il coordinatore Paolo Caratossidis stigmatizzano il decreto di proroga e rifinanziamento approvato in Senato per la missione in Afghanistan:"il dl ha ottenuto il voto positivo di tutti i gruppi, con l'eccezione dell'Idv. Il decreto stanzia 1350 milioni di euro per il finanziamento delle missioni ed il budget per l'Afghanistan è stato aumentato da 310 a 364 milioni. Ecco come il Governo - e l'opposizione che non è tale - intendono far fronte alla strutturale crisi economica che l'Italia sta attraversando:sperperando fiumi di pubblico denaro in missioni, in particolar modo quella afghana, politicamente vergognose, simbolo della sudditanza nazionale al capitalismo imperialista straniero, il tutto mentre 8 milioni di italiani vivono in stato di povertà, di cui oltre il 5% in povertà assoluta. Questi soldi non era forse preferibile destinarli in sostegno economico per questo 5% di famiglie? Non solo mantenere, ma addirittura aumentare i fondi per il supporto di missioni estere politicamente inqualificabili è un atto che deve suscitare vergogna."(Est.rm)

mercoledì 4 agosto 2010

Sostieni FORZA NUOVA

Governo, Fiore: presentiamo un nuovo progetto politico

Il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore commenta la costituzione del gruppo dei finiani alla Camera e l'attuale crisi interna alla maggioranza: "ormai possiamo parlare di maggioranza solo al passato. La crisi politica del centro destra è sotto gli occhi di tutti, così come è evidente il calo di consensi da parte del Governo, un calo brusco dettato soprattutto dalle vicende giudiziarie che coinvolgono molti esponenti di spicco della maggioranza. L'Italia di oggi ha bisogno di essere guidata da una forza politica salda, unita e priva di ombre additabili. In questi mesi estivi, ci prepariamo ed impegnamo a presentare un progetto politico realmente innovativo che parli di identità troppo a lunghe celate, di alternative socialo, di riforme economiche rivoluzionarie e di principi etici fondati sull' antimacchiavellismo, un progetto che chiami a raccolta tutte le voci che non vogliono scendere a compromessi con il partito degli affaristi, dei potenti, dei massoni e dei mafiosi. "

Fiore: Bologna trent'anni dopo

In questi giorni si parlerà nuovamente di quel che fu la strage di Bologna e di ciò che ha significato per le vittime, le famiglie, una città , un popolo, ma anche per un ambiente politico che fu colpito in modo indelebile.Le sentenze non hanno avuto, anche secondo gli stessi estensori, la pretesa di chiarire l´essenza della strage. Nessuno è tuttora veramente in grado di capire chi la organizzò, né il perché.In realtà dei dati importanti su Bologna sono stati acquisiti, ma gli organi di informazione stentano e vederne il legame con quella che potrebbe essere stata l´ intelligenza strategica del massacro. Chiave di lettura per capire molte cose è il depistaggio Milano - Taranto.Vittime del depistaggio furono alcuni giovanissimi militanti di Terza Posizione che, incolpati di questa tentata strage, dovevano divenire anche i responsabili della strage di Bologna per analogia degli esplosivi, per i falsi volantini di rivendicazione e le "modalità tecniche". Grazie all´ onestà e alla tenacia di un magistrato, il complotto fu scoperto e per questa falsa tentata strage furono condannati Musumeci , Belmonte, ( capo e vicecapo dei servizi segreti militari e massoni iniziati all´orecchio del Gran Maestro) Gelli , Pazienza e un esponente della banda della Magliana che aveva trasportato il materiale sul treno. E´ un dato acquisito nel processo che il tutto era stato organizzato prima della strage di Bologna e pertanto gli organizzatori di questa criminale farsa dovevano sapere che qualcosa di grosso era imminente. Alla riunione, tenutasi all´ aereoporto di Parigi, in cui si decidono i dettagli di quel complotto, partecipa Michael Ledeen, a quei tempi capo della CIA in Italia, oggi importantissimo esponente neoconservative americano, strenuo difensore di Israele ( si vanta di doppia cittadinanza americana e israeliana ). Di Ledeen, per questo suo operare losco, fu chiesta l´ immediata espulsione, come "persona non grata" da parte del Capo dei servizi Italiani Ammiraglio Martini. Nessuno ne chiese l´ arresto perché avrebbe implicato il coinvolgimento nell´ inchiesta della strage di uno o forse due servizi segreti "amici" dell´ Italia ed infatti oggi questo signore viene invitato a Porta a Porta o a radio Radicale in qualità di attento politologo. Si è spesso detto che fondamentale è stato il ruolo della P2 in questi drammatici eventi. Lo è stato certamente per il depistaggio e per il ruolo egemonico che esercitò in quei mesi in una serie di gravi e sanguinosi accadimenti. Ebbene c´è un elemento che collega la P2 al Mossad. Questo elemento è descritto nel libro di Victor Ostrowski "The other side of deception". In questo libro, Ostrowski, colonnello del Mossad, racconta di aver fatto un trasporto di armi in Italia con l´ aiuto di esponenti della P2 all´inizio del 1980: questo racconto fatto en passant , per noi che sappiamo cosa avvenne nell´ agosto di quell´anno, ha un´importanza fondamentale. Lo stesso Ostrowski non è avaro di rivelazioni sulla questione Ustica. Infatti sempre in questo libro che, al contrario del primo tomo " By way of deception" non sarà mai tradotto in Italiano, il nostro spiega come è un suo superiore a confessargli che il Mossad era stato costretto ad abbattere un aereo sul Mediterraneo che trasportava uranio impoverito, venduto da un faccendiere italiano ad un paese arabo. Questo fatto trova riscontro in alcune affermazioni di Pacini Battaglia alla fine degli anni 90. Ma quale sarebbe il movente di questo coinvolgimento assassino del Mossad nei nostri affari? Sicuramente la politica moderatamente filoaraba del Governo Italiano, sicuramente la volontà di mantenere il nostro paese in una stato di instabilità permanente (questa volontà emerge nelle relazioni intessute fra BR e Mossad). Ricordiamo infine che quella di Bologna fu la prima strage di una serie europea. Ci sarà Rue Copernic in Francia , l´ Oktober fest in Germania e il tentativo di strage al Notting Hill Carnival in Inghilterra. In tutti questi eventi, nonostante i sospettati siano di estrema destra, emergerà costante la mano del Mossad. Questi elementi sono stati sino ad oggi ignorati, forse proprio perché tirano in ballo due potenze "amiche ed intoccabili" il cui ruolo va invece rivisto per quanto riguarda quella prassi tristemente nota a noi tutti che ha preso il nome di strategia della tensione.

Roberto Fiore

lunedì 26 luglio 2010

Fiat, Forza Nuova: lo stato deve nazionalizzarla!

La segreteria nazionale di Forza Nuova dopo aver appreso dell'intenzione dell'ad di Fiat Sergio Marchionne di trasferire in Serbia una delle produzioni previste per Mirafiori richiede l'immediato intervento dell'esecutivo per impedire quello che si configura come un vero e proprio atto di prepotenza ai danni non solo di Mirafiori ma dell'intera nazione. Forza Nuova individua nella fatuità ed acquiescenza del Governo Berlusconi una delle principali ragioni per cui Fiat, seguendo logiche ottocentesche, intende ora trasferire un'importante produzione laddove sono in vigore canzonatorie garanzie a tutela dei diritti dei lavoratori . Nelle ultime settimane, FIAT ha licenziato un operaio a Pomigliano che aveva contrastato l'accordo truffa, poi ha licenziato un operaio a Torino accusato di aver diffuso la solidarietà dei lavoratori polacchi ed a Melfi ha licenziato in tronco tre operai che avevano osato indirre uno sciopero. La strategia portata avanti da Fiat è evidente: dinnanzi alla debolezza dei maggiori sindacati, alla favorevole congiuntura causata dalla presenza del Governo Berlusconi, alla ricattabilità di lavoratori spaventati, seppur fieri, dall'altissimo rischio disoccupazione, Fiat intende approfittare del momento per rimuovere gli ultimi ostacoli a tutela del lavoro. E lo ha detto chiaro e tondo: o si produce alle nostre condizioni, o produciamo altrove, in Serbia ad esempio. Marchionne ha compreso come i ricatti non bastino a piegare la testa dei lavoratori, che seppur affamati e vittime di quotidiane angherie, restano combattivi. Ed appurato che non siamo in Cina ma in Italia, anche se non si direbbe, Marchionne ha capito che gli italiani non sono schiavi e che intendono difendere le poche conquiste loro rimaste. Dopo decenni in cui lo stato ha pagato i debiti di Fiat, oggi Fiat sputa in faccia a questo stato ed a questo popolo. La sola cosa che il governo deve fare è riprendersi la Fiat, lautamente ripagata a suon di pubblici contanti. Riprenderla per restituirla ai legittimi proprietari, coloro che da anni ci lavorano per due soldi. Nazionalizzarla e socializzarla, in due parole.

venerdì 16 luglio 2010

Cosentino, Fiore: ora si dimetta Formigoni

Il Segretario di Forza Nuova Roberto Fiore commenta le dimissioni del sottosegretario Cosentino: "sotto l'esempio di Brancher, Berlusconi ha fatto abdicare l'ennesimo personaggio molto discusso dell'esecutivo, per tentare di salvare ancora una volta un esecutivo di cui alcuni membri di rilievo sono protagonisti della nuova Tangentopoli. Ma non durerà a lungo questo giochetto, perchè i personaggi sotto indagine, nell'occhio del ciclone, più o meno coinvolti in loschi affari sono troppi nello schieramento Pdl, ed anche nelle regioni da loro amministrate. Dopo Cosentino-rimasto troppo a lungo in un posto chiave del potere -attendiamo con ansia le dimissioni del cattolicissimo a suo dire Formigoni, la cui fede non gli ha - stando anche all'ultima nota dei carabinieri - impedito di intrecciare rapporti non certo trascurabili con ambienti massonici. Formigoni non perde occasione per dichiararsi cattolico, eppure ignora che la Chiesa definisce la Massoneria sempre "inimica vis",forza nemica?" conclude Fiore:"mentre lorsignori intrecciano trame volte ad accrescere il privato potere di pochi eletti, il popolo italiano non ha di che vivere.Se questa gente non torna a casa perchè si dimette o non finisce in cella prima, sarà il popolo a risollevare le sorti di questo stato."

lunedì 12 luglio 2010

Fiore: Inimica Vis ( la forza nemica)

Le indagini e le retate che si sono susseguite nel corso degli ultimi mesi su tutto il territorio nazionale e che hanno riguardato innumerevoli episodi di corruzione, concussione e malaffare vario in cui sono coinvolti centinaia di personaggi altolocati hanno messo in evidenza, anche agli occhi più sprovveduti l'esistenza di numerose cricche. Queste cricche sono in qualche maniera e attraverso canali di snodo collegate una con l'altra e, tutte insieme, detengono il monopolio degli appalti miliardari, dell'amministrazione scorretta del denaro pubblico, dell'uso fraudolento del sistema bancario, della distorsione degli apparati giudiziari e polizieschi al fine di favorire gli interessi dei ricchi, dei potenti o degli appartenenti della cricca stessa. Sopra tutte queste cricche esiste una cricca della cricche cui tutti questi corrotti fanno riferimento, di cui fanno parte, cui giurano fedeltà, cui va la loro unica devozione. Essa si chiama: Massoneria.Un tratto che e`sempre stato della Massoneria pidduista nel passato ed oggi, e`quello di aver intrattenuto rapporti con elementi corrotti della gerarchia vaticana, che Ratzinger sembra oggi voler rapidamente estromettere. Alcuni di questi gruppi, in parte formati da personaggi che costituirono il cuore della P2 negli anni 70-80 hanno cercato di deviare ed influenzare le decisioni dei giudici nei clamorosi casi di Cosentino e in occasione della temporanea esclusione della Lista Formigoni in Lombardia. Mentre Fini appare collegato organicamente alla struttura dello stato di Israele, Berlusconi poggia il suo potere su un apparato massonico e paramafioso al quale appartengono i patri putativi del suo partito, alcuni dei suoi coordinatori nazionali e vasti settori del suo entourage politico ed economico. Altra accusa nei confronti della cricca massonica e' di aver canalizzato fondi sospetti siciliani e calabresi nell' eolico in Sardegna. Ricorderemo che durante la campagna elettorale per le Europee l' On Melchiorre parlo´apertamente di un "patto per l' eolico" in cui erano coinvolti mafia , massoneria e politici di diversa estarzione tra i quali Antonio Di Pietro. Nel 1945, questo cancro rientrò nella nostra Patria (insieme a sua sorella Mafia) a cavallo dei carri armati dei liberatori anglo-americani. Costoro affidarono alla masso-mafia il controllo del territorio italiano, la sua amministrazione e la gestione del terrore contro tutti coloro che non si asservivano agli interessi dei nuovi padroni anglo-sassoni. Ritenendo che la Rivoluzione Italiana non possa che passare attraverso la sconfitta definitiva della Massoneria.

FORZA NUOVA chiede:

1- scioglimento immediato della massoneria;
2- configurazione di una nuovo reato esplicitamente legato all'associazione massonica o in via subordinata l' obbligo per tutti i politici e funzionari pubblici di dichiarazione di appartenenza o di non appartenenza alla massoneria.


La Segreteria Nazionale

sabato 10 luglio 2010

Solo Forza Nuova difende la vera famiglia!! No ai matrimoni omossessuali!!

La classe politica romana si sta dimenticando delle difficoltà dei cittadini italiani

Sono settimane che Roma assiste ad uno scontro fra finiani da una parte e aleman- berlusconiani dall'altra. Gli scontri sono a suon di milioni; in un caso vengono elargiti da settori dal Ministero dell' Agricoltura che, invece di incentivare e supportare i nostri agricoltori in difficoltà, decide di spendere ingenti somme nell' "acquisto" di determinati ambienti romani, dall' altra dovevano venire da un fondo (che il Parlamento in una rissosa seduta non ha più approvato) per le comunità giovanili che avrebbe dovuto distribuire circa 20 milioni di euro per le sue "nuove clientele". Quindi, mentre Roma vive ore tragiche di tagli e di un possibile default, i politici ritengono che ci siano milioni da spendere in non ben identificate comunità giovanili. Forza Nuova ritiene che questo Governo si stia distinguendo per una prassi demoscristiana, scegliendo sempre di aiutare le banche o i poteri forti delle autostrade o il clientelismo dei politici, piuttosto che il popolo e la povera gente. Questo è il Governo che ha fatto partire istantaneamente i nuovi balzelli autostradali ed ha ritardato al 2013 i tanto decantati tagli agli stipendi dei parlamentari. Questo è il governo che fa pagare agli Italiani le proprie faide interne.

On Roberto Fiore

Terromoto, Fiore, cadono ultimi vanti del governo Berlusconi

Il segretario di Forza Nuova Roberto Fiore interviene a proposito della protesta degli abruzzesi a Roma, che li ha portati sotto il senato:"uno ad uno stanno cadendo tutti i presunti vanti del Governo. Gli aquilani si sono resi conto che Berlusconi promette e non mantiene, e si sono visti abbandonati una volta passato il clamore del tragico evento. Mentre la nostra classe parlamentare offre una pessima immagine di pochezza in occasione della seduta sull'inqualificabile ddl Meloni, i cittadini italiani vengono manganellati dal volto repressivo di un governo che ormai si è giocato ogni consenso. Gli abruzzesi chiedono meno tasse ed aiuti concreti, rivendicano basilari diritti, ed il Governo manda le forze dell'ordine ad aggredirli. "

Ufficio Stampa Forza Nuova

domenica 27 giugno 2010

BLOG LS VARESE

E' ufficialmente stato ultimato ed è attivo il blog di Lotta Studentesca Varese!!!

http://lsvarese.blogspot.com/

venerdì 25 giugno 2010

Fiat, Fiore: "vergogna Sacconi, ma quale modernità, condizioni da Ottocento"

Il segretario di Forza Nuova Roberto Fiore attacca l'ad di Fiat Sergio Marchionne a seguito del risultato della consultazione a Pomigliano che ha visto una considerevole percentuale di lavoratori i quali, seppur sotto scacco ed intimidazione, hanno detto "no" al ricatto di Fiat:"la verità è che Marchionne ed il suo enturage preferirebbero andare in Polonia a produrre la panda, o magari in Cina, ed hanno utilizzato un referendum farsa per minacciare i lavoratori. Perchè in realtà Fiat ha mai voluto produrre in Italia se non depennando ogni residuale diritto. Ora che ha potuto verificare come nonostante le pressioni altissime ed il rischio disoccupazione i lavoratori di Pomigliano non abbiano ceduto in massa alle angherie dell'azienda, Fiat medita di fuggire. Il Governo la faccia finita di prendere le parti di un'azienda anti italiana:la Fiat i contribuenti se la sono già ricomprata con il denaro versato dallo stato costantemente, ed ora deve essere nazionalizzata. L'Italia non deve nulla a Fiat, la cui arroganza tocca apici che non si vedevano da decenni, e Fiat deve tutto all'Italia. Deve pertanto essere immediatamente nazionalizzata, e bisogna attuare un consistente azionariato operaio. Sacconi parla di "relazioni moderne" e di "svolta storica", mentre stiamo tornando a condizioni lavorative ottocentesche anche grazie al suo operato vergognoso."

Banda B(erlusca)assotti

Appena in tempo,e via c'è lo hanno infilato per l'ennesima volta


Il Ministro Brancher, imputato a Milano per appropriazione indebita ha presentato al tribunale istanza di "legittimo impedimento" ( Lodo Alfano).
Avete capito perché Berlusconi lo ha nominato ministro in fretta e furia..???
Meno male che Silvio c'é.....!!!!

venerdì 18 giugno 2010

FEDERAL MOGUL a Desenzano

" La multinazionale americana FEDERAL MOGUL licenzia gli operai a Desenzano del Garda"

Forza Nuova è vicina ai lavoratori della multinazionale americana Federal Mogul di Desenzano.
Comprendiamo lo strazio della perdita del lavoro, l’umiliazione davanti ai propri familiari, agli amici, alla gente comune che ogni giorno passa in macchina davanti ai cancelli chiusi dell’azienda e al Presidio dei lavoratori .
Questo è il risultato che ci hanno portato i governi Prodi-Veltroni prima, e quelli Berlusconi-Bossi poi. Liberalizzazioni, privatizzazioni, nell’industria, nella sanità, nelle scuole, nei servizi comunali, nella gestione dell’acqua , nella raccolta rifiuti. Lo smantellamento sistematico del Pubblico a favore del Privato, con la solita scusa della mal-gestione, dovuta alla loro lottizzazione delle poltrone a favore di politici trombati o amici della casta. Non sono stati da meno gli industriali italiani, amorali e apatriottici, nello spostare prima la produzione nei paesi esteri, e nel vendere poi le aziende alle multinazionali americane e cinesi.
Il profitto ad ogni costo ! Migliaia di lavoratori italiani stanno perdendo il lavoro, hanno problemi a mantenere le proprie famiglie, gli studi e le cure mediche dei figli, il pagamento del mutuo o dell’affitto di casa. Non stiamo esagerando, basta leggere i giornali, non certo vedere le televisioni di Stato o le private, che disegnano un altro mondo, attente ai mondiali o alle isole dei famosi o al grande fratello.
E’ urgente un cambio della politica nazionale, un’attenzione alle fasce più deboli, una nazionalizzazione delle aziende in crisi o in svendita, a vantaggio di cooperative di lavoratori, aiutate da un sistema creditizio pubblico e non usuraio. Nazionalizzazione della Banca d’Italia e concessione di mutui sociali per la prima casa e per le aziende medio-piccole.
I militanti di Forza Nuova Brescia sono pronti ad unirsi ai lavoratori della Federal Mogul, in un cordone umano, a difesa del loro posto di lavoro.
Dopo le esilaranti dichiarazioni di Veltroni su Pomigliano e di Tremonti sulla libertà d’impresa, noi di Forza Nuova stiamo molto meglio seduti accanto ai sindacalisti della Fiom, invece che a politicanti del PD e PDL-Lega, che hanno smantellato le aziende italiane e distrutto la pace sociale.
Forza Nuova sta con i lavoratori.

Paolo Zattoni
Responsabile zona Garda Occidentale
Forza Nuova

Lotta Studentesca Varese


Nuovo indirizzo e-mail di LS Varese

lottastudentescavarese@gmail.com

A breve sarà inaugurato anche il blog di LS Varese!!!

Gazebo Gallarate

Camerati Varesini a rapporto!!!
FN Varese di nuovo in piazza sabato 19 giugno con il proprio gazebo a Gallarate, via Tutati dalle 14.45 alle 18.00!!!!

mercoledì 16 giugno 2010

Altro messaggio di risposta

Ecco un altro messaggio di risposta della Federazione Varesina di FN sul fatto avvenuto a Gallarate dove viene raccontata l'esatta versione sull'accaduto.
Si precisa nuovamente che FN Varese non ha mai avuto nessun legame con la persona aggredita.



Ci hanno riferito che il giornale La Prealpina tramite un suo articolo,romanzato su una presunta aggressione effettuata da alcuni allogeni
ai danni di un Militante Forzanovista presente al Gazebo di Gallarate. Gazebo nel quale veniva propagandata l'adesione ed il Tesseramento al nostro Movimento per l'anno 2010 , e che quindi nulla aveva a che fare con un presunto Presidio contro l'immigrazione.
FN Varese tiena a precisare per amor di verità che la ventina di militanti erano tutti nei pressi del gazebo;non è stato effettuato alcun volantinaggio,ne affisso alcun manifesto. ( anche perchè erano presenti nel piazzale un paio di macchine di Forze dell'ordine )
Ignoriamo chi sia il povero disgraziato aggredito.Evidentemente i nipotini dei loro nonni, abituati ad agire nell'ombra e maestri nel colpire alle spalle, questa volta hanno completamente sbagliato obiettivo.Aggredendo qualche povero disgraziato che nulla aveva a che fare con il nostro movimento.
Quindi: siccome il fatto non ci tocca minimamente saremmo comunque presenti anche sabato 19 nel pomeriggio come da programmi.
Nel caso ci fosse qualche personaggio avesse bisogno di noi ci trova comunque al solito posto.
Ci potrà riconoscere facilmente, siamo quelli con il Sorriso sulle labbra sempre e comunque.

Forza Nuova
Federazione di Varese

Risposta all'articolo di Varese News

Ecco l'articolo di risposta spedito e pubblicato da Varese News
Si tiene a precisare che è stato abilmente tagliato in alcune parti dai gestori del sito sulle notizie varesine.
Ecco di seguito il messaggio

Buongiorno,
abbiamo letto con stupore il vostro articolo pubblicato ed abbiamo notato che l'articolo diverse note non corrispondenti al vero.
Per Amor di verità Forza Nuova Varese tiene a precisare alcuni punti.
Il Gazebo era posizionato in Via Turate e non in Piazza San Pietro come erroneamente riportato.
I militanti Forzanovisti erano tutti nei pressi del Gazebo e non in giro ad affiggere Manifesti.
Ignoriamo e neanche ci interessa l'identità dei due partecipanti alla gazzarra, essendo il primo un'allogeno e l'altro qualche strano ed oscuro personaggio, che non risulta essere militante o simpatizzante del nostro Movimento.
A dimostrazione del fatto che la nostra versione corrisponde a Verità risulta essere la testimonianza del Vigile urbano che ci ha informato del fatto presso il nostro Gazebo.
Risulta però probabile che l'individuo possa essere entrato in possesso di alcuni nostri manifesti che sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.
Il nostro Movimento si presenta regolarmente alle Elezioni dalla sua Fondazione in tutta Italia, non ha bisogno di affermare o propagandare le proprie idee tramite la violenza rigettando da sempre la teoria degli opposti estremismi mettendo sempre e comunque il proprio viso in prima linea senza nasconderci o mimetizzarci.
Ma teniamo a precisare che la difesa del popolo e delle tradizioni Italiane è uno dei punti su cui Forza Nuova non transige.

Sempre dalla Parte del Popolo

Forza Nuova - Federazione di Varese

Articolo apparso su Varese News

Ecco cos'è apparso sul sito di Varese News
Un articolo totalmente infondato

Rissa al presidio di Forza Nuova, due denunciati
Botte tra un militante dell'ultradestra e un ragazzo marocchino, rimasti entrambi lievemente feriti: denunciati entrambi per lesioni. Per il neofascista anche l'aggravante della discriminazione razziale



Dagli slogan alle vie di fatto: il presidio di Forza Nuova in piazza San Pietro a Gallarate si è trasformato in vera e propria rissa, che ha coinvolto più persone e ha portato alla denuncia di un militante neofascista e di un cittadino straniero, rimasti entrambi feriti lievemente. La Polizia di Stato ha ricostruito nel giro di due giorni la dinamica dello scontro verbale e fisico andato in scena nel cuore del centro storico.

Sabato pomeriggio uno dei militanti neofascisti ha fatto ricorso alle cure del pronto soccorso (otto giorni di prognosi), dopo essere stato ferito al volto da un cittadino straniero. Domenica mattina lo stesso aggressore si è consegnato ad una volante della Polizia di Stato, confessando le sue responsabilità: si tratta di un ventenne marocchino, residente in un Comune del Gallaratese. Il giovane, tuttavia, ha fornito una versione dei fatti secondo la quale l’aggredito non sarebbe esente da responsabilità: il ragazzo marocchino ha spiegato, infatti, che sabato pomeriggio, mentre si trovava in centro in compagnia di un amico e della ragazza, è stato avvicinato dal militante di Forza Nuova che, in malo modo e a voce particolarmente alta, gli ha ordinato di spostarsi perché doveva affiggere un manifesto proprio in quel posto. Il manifesto, oltre ad un generico invito al tesseramento, riportava il ben noto slogan “prima di tutto gli italiani”. L ’attivista neofascista ha iniziato a provocarlo, con insulti ed intimidazioni , fino ad arrivare a forti spintoni. A questo punto ha reagito sferrando un pugno al volto dell’italiano, ma è stato a sua volta colpito alle spalle da un altro militante di destra che, con un terzo uomo e una donna, completava il gruppetto. La rissa è così rapidamente degenerata: l'attivista ha tentato di colpirlo, insultandolo anche con frasi razziste che facevano riferimento al colore della pelle. E la reazione è stata pronta: il giovane marocchino ha afferrato una zuccheriera prelevata da un tavolino all’esterno di un bar e ha colpito al volto il contendente, fuggendo subito dopo per non essere raggiunto dai suoi compagni. A conferma della dinamica ci sarebbe anche il referto ospedaliero del ragazzo marocchino: al Sant'Antonio Abate gli sono state riscontrate piccole ferite da taglio e contusioni a una mano e agli arti, con prognosi di 5 giorni. Il ragazzo, oltre a consegnarsi alla polizia, ha deciso sporgere querela presso il Commissariato.

L’italiano è stato dunque denunciato alla Procura della Repubblica per i reati di violenza privata, ingiuria, minaccia e lesioni personali, aggravate dai motivi di discriminazione razziale. Il ragazzo marocchino è stato invece denunciato per aggressione e lesioni.

www.varesenews.it

martedì 15 giugno 2010

Comunicato sul fatto di Gallarate

Ci hanno riferito che il giornale La Prealpina tramite un suo articolo,romanzato su una presunta aggressione effettuata da alcuni allogeni
ai danni di un Militante Forzanovista presente al Gazebo di Gallarate. Gazebo nel quale veniva propagandata l'adesione ed il Tesseramento al nostro Movimento per l'anno 2010 , e che quindi nulla aveva a che fare con un presunto Presidio contro l'immigrazione.
FN Varese tiena a precisare per amor di verità che la ventina di militanti erano tutti nei pressi del gazebo;non è stato effettuato alcun volantinaggio,ne affisso alcun manifesto. ( anche perchè erano presenti nel piazzale un paio di macchine di Forze dell'ordine )
Ignoriamo chi sia il povero disgraziato aggredito.Evidentemente i nipotini dei loro nonni, abituati ad agire nell'ombra e maestri nel colpire alle spalle, questa volta hanno completamente sbagliato obiettivo.Aggredendo qualche povero disgraziato che nulla aveva a che fare con il nostro movimento.
Quindi: siccome il fatto non ci tocca minimamente saremmo comunque presenti anche sabato 19 nel pomeriggio come da programmi.
Nel caso ci fosse qualche personaggio avesse bisogno di noi ci trova comunque al solito posto.
Ci potrà riconoscere facilmente, siamo quelli con il Sorriso sulle labbra sempre e comunque.

Forza Nuova
Federazione di Varese

Caratossidis: tra art e Fiat, il governo che cancella i diritti dei lavoratori

Egregio Direttore,la vicenda dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco è estrememante importante per il futuro dell'Italia. L'azienda infatti sta tentando di imporre una completa revisione degli ultimi diritti rimasti ai lavoratori italiani:se la strategia di Fiat dovesse giungere a compimento, verrebbe aperta la strada alla definitiva abrogazione di ogni residuo di stato sociale con la malcelata complicità dei sindacati ed il complice atteggiamento governativo. Si parte con la richiesta (imposizione) di 18 turni lavorativi, per proseguire con la riduzione dei salari e soprattutto con le vergognose richieste di deroga al ccnl sullo straordinario obbligatorio che viene accesciuto fino all´80%, per poi assistere alla deroga al contratto nazionale sui recuperi produttivi, all'obbligo di accettazione di straordinari e flessibilità ancor maggiori, e dulcis in fundo verrà introdotta l'obbedienza obbligatoria per i dipendenti a tutte le nuove regole sulla flessibilità pena il licenziamento.
In questo momento, Fiat rappresenta il cavallo di Troia scelto dai capitalisti privi di scrupoli, veri responsabili della crisi economica, per sfondare le barriere residuali rimaste a difesa dei lavoratori. Fiat è l'apripista per la realizzazione delle risposte italiane alla crisi:risposte che non mirano ad individuare e punire i responsabili, bensi' a proteggerli scaricando la colpa solo sugli speculatori che l'economia di mercato stessa ha prodotto. Sulla stessa linea, in nome delle aberrazioni dell'economia di mercato, e delle sue pretese di competitività sempre più folli, il custode del Tesoro Tremonti si prepara a riformare l'art.41 della Costituzione, in piena linea con la filosofia della presidente di Confindustria Emma che esige "libertà d'impresa senza vincoli" ossia senza alcun residuale vincolo di utilità sociale e di rispetto dei diritti umani. Si tratta di una mossa che mira a trasformare l'Italia imprenditoriale in un far west e non certo a promuovere la crescita delle Pmi.
Non è emendando l'articolo 41 che si semplifica la burocrazia nel paese e si risana l'economia, è garantendo alle pmi di nascere e crescere tutelate dalla concorrenza cinese, è garantendo ai giovani di poter aprire una attività con l'aiuto dello stato e delle regioni, è promuovendo l'assunzione di personale italiano a stipendi ragionevoli. Ed è impedendo alle grandi aziende che per decenni hanno vissuto sulle spalle dei contribuenti di riccattare una intera nazione.
Forza Nuova appoggia le rivendicazioni dei lavoratori di Pomigliano e denuncia la prassi di substare alle condizioni della Fiat, azienda che di italiano porta solo il nome.
Forza Nuova chiede la nazionalizzazione e la socializzazione di Fiat, ma consapevole che l'esecutivo continuerà nella sua politica di asservimento a Confindustria, appoggia i lavoratori nella lotta.

Paolo Caratossidis
Forza Nuova