Negli ambienti più sofisticati del Pdl si fa strada l' idea di Mario Monti come Presidente del Consiglio di un governo tecnico, in sostituzione di Berlusconi ormai alle corde. La sinistra sarebbe daccordo anche perchè l' economista fu deus ex machina nell' ultimo governo Prodi. In quell' occasione, trovatisi di fronte al dilemma di come usare 10 miliardi di tesoretto improvvisamente apparsi, Prodi, Monti e Padoa Schioppa decisero di non ascoltare Rifondazione Comunista (che voleva usare il denaro per accontentare fasce sociali in difficoltà) e inviarono il denaro alle banche internazionali che richiedevano ( come oggi) l' urgente abbassamento del debito. Risultato, Rifondazione crollò nelle successive elezioni, affossata dalla fuga di coloro che aspettavano qualche intervento sociale e gli istituti finanziari gioirono dell' inaspettato bonus. Oggi lo schema è lo stesso e Monti,presidente della Trilateral Europa e membro di Bilderberg, si presenta oggi candidato unico di un governo tecnocrate appoggiato dalla sinistra e forse anche dalla Lega. Uomo di Goldman Sachs, ovviamente deciderà di drenare risorse importanti da pensionati e lavoratori e dirigerli silenziosamente verso la stessa Goldman Sachs che detiene parte del debito pubblico. Come Forza Nuova afferma da tempo e ribadirà con le manifestazioni di Sabato 29 Ottobre il debito non va pagato perchè creato dal nulla e il tentativo di golpe dei finanzieri va rintuzzato questa volta con argomenti forti e persuasivi, quali lo sciopero fiscale e la forza della piazza.
La segreteria nazionale
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